26 Dicembre 2024
Attualità

A proposito di Chiesa e laicità

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Anna Tortora

Quando la Chiesa Cattolica sfama, assiste, educa, cura e aiuta milioni di indigenti (italiani) tramite le Caritas, le Parrocchie, le Diocesi, le associazioni, le organizzazioni di volontariato e non profit, colmando lacune abissali dei servizi sociali pubblici in molte parti del Paese e arrivando in quartieri (italiani) in cui lo Stato ha il terrore di mettere piede, in tutti questi casi i comunisti col rolex non gridano scandalizzati all’ingerenza della Chiesa Cattolica negli affari dello Stato laico, e non invocano l’abolizione del Concordato di cui fino a ieri ignoravano l’esistenza.

Non sanno che è proprio grazie al Concordato che la Chiesa Cattolica può fare tutto questo. Non sanno che è il Concordato che tiene in piedi i rapporti tra Stato e Chiesa, e che a fronte di qualche ridicolo sgravio fiscale lo Stato guadagna il centuplo dalle attività di coesione sociale e culturale capillari che la Chiesa Cattolica mette in campo ogni santo giorno con sudore su tutto il territorio nazionale (italiano).

Basti pensare a quei Parroci che nel Mezzogiorno sono il punto di riferimento della collettività contro la criminalità organizzata anche più delle autorità civili (talvolta colluse) e che a costo della vita salvano decine di migliaia di ragazzi e ragazze (italiani) dalla strada, dallo spaccio, dalla prostituzione e dalla galera.

Chi va nelle carceri (italiane) a dare una parola di speranza ai condannati a vita, attuando quel principio costituzionale del valore riabilitativo della pena che lo Stato ha del tutto dimenticato? Per non parlare dell’attività di assistenza morale fatta nelle case di cura, negli ospedali, nelle cliniche.

Ancora? Le scuole paritarie cattoliche tengono su praticamente senza fondi pubblici quasi 30.000 classi dagli asili ai licei in cui si educano e formano 570.000 minori. Per ogni alunno che sceglie la scuola paritaria lo Stato Italiano risparmia 7.000 Euro. Significa 4 miliardi di euro risparmiati dallo Stato. Per intenderci, se domattina sparissero per magia tutte le scuole paritarie cattoliche, lo Stato non sarebbe in grado di garantire l’istruzione pubblica a mezzo milione di alunni e studenti.

Spesso si dice che a Messa, ormai, “vanno solo le vecchiette”. A parte che non è vero, vi informo che “le vecchiette” in Italia sono milioni di anziani che se non avessero il conforto quotidiano della Messa sarebbero ancor più soli e isolati di quanto già non siano. Quanto “vale”, economicamente, un beneficio sociale del genere?

Negli abissi di queste sofferenze umane e di queste solitudini non arrivano tweet, post, trend e hashtag dei VIP ricchi sfondati che maledicono il Vaticano indossando 50 mila euro di accessori rigorosamente in vendita sull’apposito store di famiglia. Arrivano preti, diaconi, suore, catechisti, volontari cattolici.

Le parole ostili e strumentali dei vari Fedez, Elodie e compagnia cantante durano il tempo di una storia su Instagram, poi seccano e sono portate via dal vento come le foglie. Nessuno se ne ricorderà tra 48 ore. I frutti di bene che la Chiesa Cattolica semina da sempre con cura e pazienza nei territori e nei cuori italiani non passeranno.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.