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“Abitiamo il mondo coltivando la mente: seminari, esperienze e passeggiate”, l’intervista alla dott.ssa Maura Perrone

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Esiste una stretta correlazione tra uomo e natura, ed accade perchè in fondo, l’uomo è natura. Lo sa bene la dott.ssa Maura Perrone, psicoterapeuta ed ideatrice del progetto ‘Abitiamo il mondo coltivando la mente: seminari, esperienze e passeggiate’. Ponendo l’accetto sull’importanza di attuare una rivoluzione verde per passare dall’egocentrismo all’ecocentrismo, la dott.ssa Perrone ha calendarizzato a Napoli, con una serie di esperti, 43 appuntamenti (per lo più gratuiti), distribuiti in 5 sezioni: giornate da ricordare; esperienze all’aria aperta: in, con e per la natura; workshop esperienziale a cadenza stagionale; il salotto della Gestalt ed i seminari del sabato mattina.

La seconda edizione della manifestazione aperta a tutti, studenti e docenti compresi, è partita il 10 ottobre e si concluderà il 23 giugno 2023. Dall’ecopsicologia al teatro danza, fino ad arrivare a yoga e Gyrotonic, il concetto di benessere psico-fisico legato al nostro equilibrio con la natura, guiderà l’uomo alla riscoperta della sua relazione con l’ambiente che lo circonda, imparando da esso, a gestire i ritmi vitali, lo stress, seguendo l’alternanza delle stagioni e il delicato equilibrio del respiro di Madre Natura.

Evidente è dunque, il richiamo alle delicate questioni ambientali che coinvolgono il Pianeta, esortando così ciascuno, a prendersi cura della Natura, per poi prendersi cura di se stesso. Per questo le passeggiate all’aria aperta nelle fattorie sociali o le camminate per scoprire l’utilità delle erbe spontanee, così come il workshop esperienziale sulla ciclicità e il cambiamento, insieme ai 12 seminari di approfondimento sul tema della psicoterapia, della nutrizione, dell’ecologia politica o della sessuologia, della medicina naturale e dell’ecopsicologia, si riveleranno fondamentali per la ricerca del benessere collettivo ed individuale nella nostra città.

L’iniziativa, oltre alla sensibilizzazione, mira a costruire anche nuove consapevolezze, attraverso sportelli gratuiti (attivi su prenotazione), in cui ci si potrà confrontare direttamente con vari psicologi, sui temi trattati dal ricco calendario programmato.

La Natura, che è madre generatrice di tutti gli uomini, ci offre tutto ciò di cui abbiamo bisogno, educandoci dunque ad un reale senso di equilibrio sul piano biologico, psichico e sociale, come la dott.ssa Perrone ci rivela in questa intervista.

L’INTERVISTA

  • Dott-ssa Perrone, la natura è nei geni dell’essere umano. Come supporta questa chiara evidenza?

L’uomo è un prodotto della natura e questo legame è ineliminabile. In modo innato e biologico, tale correlazione è inscritta nei nostri geni. Purtroppo abbiamo una visione antropocentrica; siamo sempre col naso in alto, siamo distratti e non ci accorgiamo di ciò che ci circonda e del fatto che, essendo natura, siamo irresponsabili rispetto al Pianeta Terra. Mi sembrava per questo urgente sottolineare come esista un collegamento tra sofferenza del Pianeta e sofferenza umana. Il benessere è un pilastro. Se non c’è natura nella nostra vita, restiamo chiusi nelle nostre case e non entriamo in contatto con la naturalezza del mondo. Inoltre la natura insegna sotto ogni punto di vista e gli studi di neurobiologia vegetale lo confermano.

  • Da quali esigenze nasce il suo progetto ‘Abitiamo il mondo’?

Nasce dalla volontà di sottolineare l’importanza della cultura emotiva. Nelle grandi città c’è maggiore incidenza di stress, per questo abbiamo bisogno che i ritmi di vita siano più legati a quelli naturali. Se impariamo ad ascoltare i nostri bisogni che vengono dal profondo e sono radicati ancestralmente, riusciamo a governare l’ansia ed il senso di chiusura spesso ad essa annesso. Il contatto con la natura che promuoviamo, è un’immersione in essa ed un approfondimento con esperti che ci spiegheranno come creare questa connessione sotto vari punti di vista: fitoterapico, veterinario, di ecologia politica, per citarne alcuni.

  • L’alternanza delle stagioni è metafora della naturale mutevolezza dell’umanità. Per quale motivo non riusciamo a prenderne coscienza consapevolmente?

Siamo chiamati a seguire continui impulsi, senza renderci conto che si vive bene solo rallentando. Stefano Mancuso, neurobiologo internazionale, propone di piantare alberi per avvicinarsi pian piano a prendere la natura come riferimento vitale. Se una persona inizia nella sua quotidianità a prendersi cura di una pianta, si avvicina a scoprire la meravigliosa metafora del preparare il terreno per la propria vita. Se faccio investimenti continui, prima o poi nella mia esistenza arriverà la primavera. Questa è un’altra consapevolezza che l’alternanza delle stagioni ci insegna: dopo il freddo, la semina, anche difficile, se si continua a lavorare su di essa, rispettando i momenti del tempo, si arriva, anche attraverso  piccole astinenze, alla realizzazione degli obiettivi della vita. Se accolgo consapevolmente i cambiamenti, altrettanto consapevolmente vedrò risultati nel quotidiano.

  • Nella lunga calendarizzazione dei suoi appuntamenti ci sono discipline e passeggiate all’aria aperta che invitano ad imparare a “respirare” per rinascere. In che modo possiamo autoeducarci a respirare con l’animo?

E’ un’ottima sollecitazione quella di respirare con l’animo, andando oltre la fisicità. Il respiro è vita e respirare profondamente attraverso training yoga, ad esempio, ci connette con noi stessi. Più abbassiamo il respiro profondo, più la vita frenetica ci dà meno sintomatologie. Pensiamo che negli stati di ansia compare sempre il respiro corto e si ha senso di accelerazione dei battiti. Quando andiamo di fretta abbiamo una sintomatologia simil ansiosa. Per questo ho deciso di riproporre attività di gruppo nella natura, per rallentare e andare in profondità con il respiro. L’intelligenza delle piante è tale perchè si aiutano, influenzano tra loro e noi non possiamo trascurare quanto sia fondamentale la relazione con gli altri. Se non ci sentiamo appartenenti alle nostre comunità, da soli non potremo mai aderire all’ecosistema, liberandoci dall’egocentrismo e dell’ansia che la coltivazione dello stesso genera. Il nostro programma calca dunque questa consapevolezza.

  • Nel progetto sono previsti anche sportelli gratuiti di consulta tra gli psicologi ed i più curiosi. In che modo saranno articolati?

Saranno appuntamenti su prenotazione. Lo sportello è concepito come incontro individuale e sarà coordinato da nostri professionisti. Le tematiche trattate riguarderanno gli argomenti dell’età evolutiva con riferimento agli studi specifici presentati anche nei seminari. Tra essi ci saranno infatti due incontri sui disturbi dell’apprendimento e la tecnica MDR e sulla conseguenza da trauma. Gli altri riguarderanno le giornate internazionali come quelle degli studenti o di contrasto alla violenza sulle donne. L’incontro con lo psicologo verterà dunque su spunti di riflessione e domande emerse dalla ricezione dei seminari, secondo una particolare sensibilità.

  • Come possiamo dunque riconnetterci alla natura traendo da essa benessere? 

Abbiamo necessità di imparare a sentire la natura. Per questo, dove è possibile, dovremmo cercare di incontrarla  partendo da semplici gesti come il curare una pianta sul davanzale delle nostre abitazioni. Dobbiamo dare attenzione alla natura anche nelle dinamiche interne della nostra vita, riuscendo ad accorgerci di quello che ci sta intorno e della mutazione che fa parte del mondo a noi circostante. L’essenziale è soffermarci sul ‘qui ed ora’, per vivere imparando ad accogliere e a trovare nuove strade per migliorare. La natura è in noi, per questo il verde va contattato, prendendoci cura di ogni piccola cosa che fa parte di essa. 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.