Accordo a Napoli su sicurezza partecipata e integrata. Prosecuzione della rimozione di altarini e murales abusivi
Prefettura insieme a regione e comune per rafforzare la coesione sociale e promuovere legalità e sviluppo della città
Proseguire, a Napoli, nell’attività sul territorio di rimozione di altarini e murales riconducibili a sodalizi camorristici o eretti in memoria di soggetti a vario titolo legati alla criminalità. L’occasione per il rilancio di questi interventi di ripristino della legalità e di affermazione forte della presenza dello Stato è l’accordo sottoscritto ieri in prefettura con regione e comune, alla presenza del ministro Lamorgese, per promuovere e attuare un sistema di sicurezza partecipata e integrata per lo sviluppo della città.
L’attività di ricognizione dei manufatti, eseguita dalle Forze di polizia su indicazione della locale Procura della Repubblica, ha permesso di censire complessivamente 51 siti abusivi. La relativa programmazione degli interventi di ripristino dei luoghi, avviata in occasione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presso la prefettura di Napoli del 4 marzo 2021, ha consentito di procedere alla rimozione di 37 opere. Ad oggi, risultano ancora presenti, all’atto del censimento, 11 manufatti (3 altarini, 6 murales/scritte con spray, 2 striscioni/manifesti).
La scelta rimane quella di continuare nell’attività di rimozione considerato anche il suo valore simbolico e l’esigenza anche di evitare che si generino e si diffondano sentimenti di emulazione verso persone legate ad ambienti criminali.
In base all’accordo, ogni qualvolta la prefettura verrà a conoscenza, attraverso l’attività di ricognizione svolta sul territorio dalle Forze dell’ordine, di un nuovo manufatto celebrativo abusivo richiederà al comune di espletare gli opportuni adempimenti amministrativi per la sua demolizione. L’amministrazione comunale provvederà d’ufficio per la demolizione dei manufatti presenti su edifici o aree di proprietà comunale mentre, qualora l’abuso insista su edifici o aree di proprietà di altri soggetti pubblici, provvederà previe le necessarie intese con questi ultimi.
Più in generale, l’accordo sottoscritto ieri affronta diversi aspetti della vita della città e istituisce una cabina di regia e monitoraggio. Cinque i punti del programma: prevenzione dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, misure per l’attuazione della sicurezza urbana, interventi per l’inclusione sociale, iniziative per la promozione e la tutela della legalità e misure per lo sviluppo del territorio. Sono previste misure che vanno dal rafforzamento della videosorveglianza, al sostegno agli anziani, al contrasto della violenza di genere, dell’occupazione arbitraria di immobili e a fenomeni di emarginazione sociale e vulnerabilità. Interventi anche a favore di giovani (con attenzione ai fenomeni dell’abbandono scolastico, disagio e devianza minorile).
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