22 Dicembre 2024
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‘Actor Dei’, con Attilio Fontana una storia di fede e comunità cristiana senza precedenti

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Napoli, 26 dic. – Emozionante, pieno di amore e dedizione artistica. ‘Actor Dei’ debutta a Napoli al Trianon Viviani – Teatro del popolo, proprio nel giorno di Natale, portando con sè sensibilità e cristianitá, vero caposaldo di questi giorni di festa.

In scena un eccezionale Attilio Fontana, nelle vesti di direttore artistico e protagonista. Il suo è un Padre Pio letto in punta di piedi, con il rispetto di chi si accosta ad una figura grande in ogni senso, come il Santo di Pietralcina.

La musica regna sovrana: tutti i brani di Attilio Fontana sono una lode alla vita, al Creato, al Signore e all’empatia umana.

La regia di Bruno Garofalo supera se stessa con una compagnia di grandissimo livello, esecutrice materiale di idee visionarie della lotta tra il bene e il male che contrasta Francesco bambino e frate, nel suo cammino di fede e apostolato.

Le quinte mobili di Garofalo diventano sipario dell’animo umano: si aprono e chiudono scorrendo su dubbi e  dissidi di una comunità Cristiana, mentre i corpi danzanti dei 30 ballerini sul palcoscenico, incarnano alla perfezione con i loro movimenti, carezze e lame di ferite che toccano Padre Pio e la sua comunità di San Giovanni Torondo.

Il musical è corale nel senso più ampio del termine: esiste un livellamento di interesse scenico in tutti gli attori presenti sul palco; nessuno prevale sull’altro, in un senso di serafica armonia che vede in risalto non la semplice storia di un Santo, ma la vicenda di una intera cittadina e comunità alla ricerca di fede, in lotta col male latente.

Attilio Fontana canta e incarna Padre Pio, sentendo sulla sua pelle una storia che ancora commuove per la sua intensa tortuosità. Il suo sguardo chiaro brilla come un faro a teatro, mentre Pio diventa incudine di Dio e presta la sua vita missionaria sotto i colpi del peccato e della tentazione.

Ci si emoziona guardandolo a teatro: Padre Pio si umanizza ancor più e offre un ritratto che avvicina il pubblico ai dolori dell’uomo, prima che alla gloria postuma del Santo.

Evocativo ed educativo, lo spettacolo  merita di arrivare alle scolaresche e alle associazioni, oltre che a teatro, per testimoniare una storia di ordinario e straordinario amore.

L’opera musical con sceneggiatura di Attilio Fontana, Mariagrazia Fontana, Francesco Ventura, Antonio Carluccio, Michela Andreozzi e Federico Capranica, prodotta da Rosario Imparato e Mario Minopoli per “Pragma srl” e “Immaginando”, sarà in scena a Napoli fino al 6 gennaio.

Rappresenta una vera occasione per il pubblico di regalarsi un momento di intima commozione e riflessione, compiendo grazie ad Attilio Fontana un viaggio nell’anima.

É un regalo teatrale in ogni senso: la bravura degli attori ripaga tutto il lavoro certosino che c’é dietro uno spettacolo del genere, destinato a durare sulle scene per anni ed anni.

 

 

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.