22 Dicembre 2024
Teatro

Addio ad Enzo Moscato, genio della drammaturgia contemporanea a Napoli

Condividi

Il mondo del teatro e Napoli dicono addio al drammaturgo ed attore Enzo Moscato, scomparso dopo una lunga malattia.

Mentre la collega Isa Danieli si accinge a tributargli un omaggio in Sala Assoli questa sera, con lo spettacolo ‘We love Enzo’, il genio dei nuovi linguaggi teatrali napoletani, classe ’48, ha dato il suo addio alle scene della vita.

La sua arte veniva definita “barocca”, ma Enzo, nato ai Quartieri Spagnoli, sapeva interpretare tutte gli istinti dei quartieri popolari di Napoli, proprio come aveva raccontato nel suo libro autobiografico “Archeologia del sangue”.

Dalla sua mente, e conseguentemente dalla sua penna, sono nati personaggi e testi dai linguaggi intensi, coloriti, stacanovisti nell’iperbole del loro argomentare, spalancando finestre di bellezza malinconicamente poetica.

Addio a Enzo Moscato, autore e attore della nuova drammaturgia post Eduardo

Innovativo, colto, magnanimo e contemporaneo, così lo reputavano colleghi e spettatori. I suoi testi come Carcioffola, Scannasurice, Cartesiana,  Luparella, Toledo suite, I racconti di Tempo che fu di Scioscia, Partitura, brulicano di voci del popolo.
Dopo Eduardo la sua drammaturgia è stata di rottura, cercando l’assolutezza scenica, spesso anche estremizzata da una parola che sconfina e straborda nella ricerca teatrale.

Con Enzo Moscato contaminazione e innovazione, hanno avuto la meglio nel teatro napoletano. Non c’è mai stata ovvietà nei suoi testi, ma tanto stupore con cui lo spettatore applaudiva l’ingresso in nuovi registri linguistici da cui il vissuto napoletano si lasciava avviluppare.

Ha lasciato la sua impronta anche nel cinema. Chi non lo ricorda nella sua collaborazione in ‘Morte di un matematico napoletano’ di Mario Martone!

In 40 anni di attività è stato anche insegnante di storia e filosofia. Da qui l’amore ed il gusto per la diffusione dei linguaggi teatrali portati in giro tra i banchi delle università italiane ed internazionali.

A 75 anni l’uomo che ha unito più registri linguistici nella maschera teatrale partenopea, che ha diretto teatri e festival dedicati al suo mondo incantato, ci lascia orfani della sua presenza fisica, ma non di quella eredità che con tanti suoi colleghi continuerà a vivere sulle tavole di un palcoscenico di cui è stato e sarà immenso protagonista per sempre.


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.