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Afghanistan: Stati Uniti troppo presenti? E intanto la Cina…

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Anna Totora

La Cina incassa; come si suol dire “Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”. Triste, davvero triste.

“La disfatta afghana rischia di essere uno di quei tornanti della Storia in cui cambiano gli equilibri mondiali.Chi si fiderà d’ora in avanti dell’Occidente negli angoli dimenticati del mondo? E intanto la Cina si affaccia alla finestra…”

Augusto Minzolini, direttore de Il Giornale

E ancora… “Gli americani hanno abbandonato l’Afghanistan facendo uno straordinario regalo alla Cina. La Cina sapeva quello che stava per succedere e già il 28 luglio scorso il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, aveva ricevuto a Tianjin una delegazione di nove membri dei talebani capeggiata dal capo politico dell’organizzazione, il Mullah Abdul Ghani Baradar, l’uomo che nel febbraio del 2020 aveva concluso con gli americani l’accordo di Doha. In quell’occasione la Cina ha assicurato la ‘propria collaborazione per la ricostruzione dell’Afghanistan’. Significa finanziamenti. Gli interessi cinesi in Afghanistan sono duplici: sul territorio afghano può passare una delle ramificazioni della cosiddetta Via della Seta. In secondo luogo, Pechino avrà l’opportunità di sfruttare i giacimenti minerari afghani che, secondo lo U.S. Geological Survey, consistono in grandi quantità di minerali rari, rame e petrolio.”

Marco Nese, giornalista e scrittore

Quali sarebbero gli interessi è cosa risaputa (?)

“Le democrazie occidentali hanno problemi seri con la guerra. La fanno come ‘missione di pace’ o ‘umanitaria’ per ‘creare’ democrazia e libertà. Sbagliano. La guerra si fa per difendere sé stessi, la propria democrazia, la propria libertà. La caduta di Kabul ha la sua origine in questa ipocrisia con cui l’Occidente (non solo l’America) fa la guerra a sé stesso.”

Giancristiano Desiderio, giornalista e scrittore

Ma gli Stati Uniti di Biden… “Quello che sta dicendo Biden contraddice tutti i documenti pubblicati dalla Nato. Tutti.” Mario Sechi, giornalista Tutto qui.

“Stramaledico i democratici statunitensi per la scimunitaggine criminogena. Obama, con le primavere arabe e la guerra alla Libia, ha riempito il Mediterraneo di cadaveri e l’Italia di islamici. Ora Biden lascia mano libera ai talebani, con tanto di migliaia, se non milioni, di vittime, nonché di nuove devastanti invasioni di profughi verso l’Europa e l’Italia.”

Giancarlo Lehner, giornalista e già parlamentare della Repubblica

Dubbi? Affatto!

“Ma almeno gli USA non potevano negoziare meglio il loro ritiro dall’Afganistan? Sembra abbastanza trasparente l’accordo segreto che c’è stato con i Talebani: noi ce ne andiamo, voi prendete il potere, evitiamo i combattimenti. Ecco forse una delle ragioni per cui l’esercito nazionale non si è battuto. La situazione era già stata compromessa dagli stessi USA. Gli americani avrebbero dovuto pretendere che il ritiro delle truppe non si trasformasse in una fuga precipitosa. Perché di questo si è trattato: si salvi chi può. Avrebbero potuto chiedere qualche garanzia internazionale che con ci sarebbero state ritorsioni sui ‘collaboratori’ che invece, purtroppo, ci saranno, disporre del tempo necessario per evacuare la popolazione in pericolo e stabilire corridoi umanitari. Insomma Wahington si è preoccupata di salvare le spalle ( per non dire altra cosa…) dei suoi soldati, abbandonando al loro triste destino tutti gli afgani che avevano creduto al miraggio americano. Una volta si sarebbe chiamato Tradimento! Una brutta pagina della storia americana. Afganistan moderno, libero e democratico, Addio! Sei stato tradito dal tuo miglior alleato e amico.”

Domenico Vecchioni, ambasciatore


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.