Alimentadiritti: premio nazionale all’avvocato Monica Salvatore per volume su alimentazione e diritti dell’infanzia
Monica Salvatore, avvocato civilista, specializzata in diritto agroalimentare e vitivinicolo, è stata premiata nel corso del congresso nazionale “Alimentadiritti” che si è tenuto a Pescara lo scorso 11 settembre. Il riconoscimento è giunto per l’apprezzamento della sua monografia sulla normativa brassicola confluita, insieme alle altre significative in tema di diritto alimentare, nel volume collettaneo “Alimentadiritto”.
Il congresso è stato organizzato dalla Diritto Futuro Editore con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Regione Abruzzo e del Consiglio Regionale d’Abruzzo, e con la partecipazione dell’Aiga, sezione di Pescara.
Sono intervenuti il senatore Luciano D’Alfonso, Presidente della 6a Commissione Finanze e Tesoro, il consigliere regionale Antonio Blasioli, il rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola, il direttore regionale della Coldiretti Danilo Merz, il professor Marco Pierdonati, docente di diritto penale all’Unite, la professoressa Rosita Del Coco, docente di diritto processuale penale all’Unite, la professoressa Rocchina Staiano, docente di diritto della previdenza e delle assicurazioni sociali all’Unite, e la fondatrice della Diritto Futuro Editore Manuela Natale.
Monica Salvatore ha già tenuto un corso di Alta Formazione sulla normativa brassicola con il patrocinio della Camera di Commercio di Napoli, l’Ais Campania e Birrificio Artigianale “Kbirr” per l’Osservatorio di diritto Agroalimentare e Vitivinicolo per il quale ricopre la carica di coordinatrice della Delegazione Napoletana.
Non solo. Monica Salvatore ha recentemente elaborato una carta che contempla il diritto dei bambini a ricevere la migliore alimentazione possibile. Si tratta di dieci articoli che si ispirano alla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Onu, che tutela anche il diritto al cibo per ogni bambino.
«Questo documento – spiega la Salvatore – è la riaffermazione di un bisogno essenziale di tutti i bambini, che spesso invece viene ignorato se non addirittura violato. Faccio un esempio. Tutti i ragazzi in età scolare hanno diritto a usufruire di mense scolastiche di qualità affinché diventino anche luogo di convivialità e un’occasione di integrazione sociale a prescindere dalle diseguaglianze economiche, che possono rappresentare una forte discriminante. E invece le cronache si sono interessate non di rado di alcuni bambini che, non potendo pagare la retta, sono stati emarginati e costretti a mangiare il panino portato da casa in un angolo della mensa».
Uno dei punti fondanti della Carta dei diritti alimentari del fanciullo è la sicurezza della filiera alimentare poiché non sempre ai bambini è servito cibo sicuro con etichette alimentari chiare e semplici sul contenuto e la composizione. «E’ successo – aggiunge la Salvatore – che in alcune mense sia stato difficile risalire sia all’origine sia al metodo di produzione dei cibi che ne garantissero la tracciabilità. Per fortuna questi episodi sono sempre più rari».
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