Alla vigilia del Congresso di Piu’ Europa: L’ inefficacia della proposta politica di Calenda e l’ errore di Emma

In una recente intervista comparsa su Il Dubbio il tesoriere dell’ Associazione Luca Coscioni Marco Cappato chiarisce che la sua corsa al congresso per la segreteria di Piu’ Europa nasce come reazione al ritorno dei nazionalismi e a difesa di un ’ Unione europea democratica e federale in grado di far fronte all’ emergenza ecologica globale . La mancata corrispondenza della globalizzazione dei diritti a quella economica ha intaccato la condizione dei ceti piu’ deboli e la credibiita’ delle democrazie. Per Marco Cappato dunque l’ obiettivo e’ quello di rivitalizzare la democrazia dall’ interno investendo su nuove forme di partecipazione e intervenendo a livello transnazionale per affermare il diritto a beneficiare dei risultati del progresso scientifico e delle sue applicazioni come previsto dalla Carta dell’ Onu .

Da sottolineare le riflessioni di Mario Staderini che innanzitutto lancia un dato preoccupante ovverosia un alto potenziale numero di astensionisti alle prossime elezioni europee  .  Inoltre la proposta di Calenda con il suo Fronte Repubblicano non modifica la geografia politica attuale dove all’ elettore non resta altro che  la possibilita’ di consacrare il successo elettorale di Salvini e il M5S.  Risultera’ dunque inefficace agitare la minaccia dei nazionalismi e degli autoritarismi per esorcizzare la sfiducia accumulata tra i cittadini .

Alla vigilia del Congresso di Piu’ Europa dunque che si terra’ nell’ ultimo weekend di gennaio a Milano per i radicali Cappato e Staderini l’ errore da parte di Emma Bonino potrebbe consistere in quello di chiudersi nella soluzione  Della Vedova – Tabacci – Calenda .

Il Monito  radicale  e’ dunque quello di allargare l’ offerta politica e non affiancarsi ai notabili del PD .