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Amedeo Minghi: “Dopo l’omaggio a John Lennon ho tanta voglia di teatro”

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Marcianise, 17 sett. – Oltre 50 anni di carriera per il “melodista” della canzone italiana, come ama definirsi. Un prossimo lavoro discografico in arrivo e la possibilità di dedicarsi in futuro solo al teatro. Questo racconta Amedeo Minghi sul palco di Marcianise mentre emoziona in musica il suo pubblico, fan club compreso.

L’artista in concerto con l’Azzurra Spettacoli di Giovanni Brignola, canta l’amore, il sentimento che più gli si addice, promuovendo l’ultimo brano dedicato ai 50 anni di matrimonio tra John Lennon e Joko Ono.

La canzone ‘e John’, nasce dall’esigenza di riscattare due personaggi finiti sulle prime pagine di tutti i tabloid mondiali quando il loro amore segnò lo scioglimento dei Beatles, secondo fama diffusa.

“E dirò tutto quello che ho scoperto insieme a te”, canta Minghi, omaggiando la fervida ispirazione che l’artista Yoko Ono ebbe su Lennon, fino al giorno del suo assassinio, vissuto tra ideali cantati e diffusi alle nuove generazioni.

Un’intenzione questa, per riproporre anche la grande musica degli anni ‘60, da cui ha tratto ispirazione lo stesso Minghi, attivo sulla scena musicale proprio dal ‘66.

Il cantautore che iniziò in sordina la sua carriera, dopo le diffidenze iniziali riscontrate nel mondo discografico per i suoi brani “troppo pieni di parole”, come gli dicevano, é approdato al successo con il brano ‘L’immenso’, tradotto in tutto il mondo.

Paroliere e autore di grande rilievo, Amedeo ha scritto per i più grandi della musica leggera, i Vianella, Gabriella Ferri, Rita Pavone, Mario Castelnuovo, Mietta, oltre a firmare colonne sonore per serie tv come ‘Fantaghiró’, ‘Edera’, L’allenatore nel pallone 2’, ‘Anita Garibaldi’.

La sua musica vive di storie vere raccontate in pezzi come ‘1950’ o ‘Un uomo venuto da lontano’, dedicato a Papà Giovanni Paolo ll, un’esperienza che gli è valsa il titolo di testimonial dell’anno della Fede, durante il quale Minghi ha musicato il Padre Nostro, le Beatitudini, l’Enciclica papale ‘Non abbiate paura’.

Fedele alla musica di autore che fa danzare l’anima, senza commercializzare la sua composizione che resta autenticamente profonda, il melodista si avvicina nella sua carriera alla dimensione prettamente teatrale. Il contatto con il pubblico lo lo ha riscoperto vivo dopo l’esordio tv in ‘Ballando con le stelle’, che fa rientrare tra le esperienze più divertenti della sua vita; con gli appassionati delle sue canzoni Minghi suole parlare in ogni occasione: “la bellezza del mio pubblico – afferma – è che posso improvvisare tanto da permettergli anche di aiutarmi nella gestione delle mie canzoni. Ricordo che al Teatro Sistina in un importante programma mi venne una completa amnesia sui testi mentre cantavo ‘Quando l’estate verrá’, allora chiesi dove fossi rimasto e la gente che conosceva a memoria tutte le canzoni cantando mi permise di riprendere il filo con grande disinvoltura”.

Ogni esibizione di Amedeo è un piacevole incontro con l’altro, interlocutore scelto per discorrere di espedienti di attualità e concetti importanti, andando oltre le note. È per questo che in ogni concerto l’artista pone l’accento sui giovani e le donne, vero motore di un futuro ideale da sognare, non solo in musica!

Foto di Arturo Favella


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.