Ance Giovani Caserta a Positano per il XXII Convegno nazionale dei giovani imprenditori edili.
Pagliuca: “Un importante confronto sulla sfida per il settore delle costruzioni dopo il Pnrr”.
I giovani costruttori di tutta Italia si sono riuniti a Positano, presso il Covo dei Saraceni, in occasione del XXII Convegno nazionale di ANCE Giovani intitolato “Costruttori – la sfida per il settore delle costruzioni dopo il Pnrr”.
Un tema di estrema importanza e delicatezza, dal momento che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è da considerare come un’occasione imperdibile di crescita e sviluppo per l’intero Paese.
Ai due giorni di lavori hanno partecipato alcuni importanti protagonisti del mondo economico e istituzionale, quali Angelica Donati, Presidente di ANCE Giovani, Federica Brancaccio, Presidente nazionale ANCE, Vera Fiorani, Amministratrice delegata Rfi, Aldo Isi, Amministratore delegato Anas, Massimo Sessa, Responsabile Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Ernesto Maria Ruffini, Direttore Agenzia delle Entrate.
Il Presidente del Gruppo Giovani di ANCE Caserta, Antonio Pagliuca, intervenuto nella giornata di sabato, ha evidenziato l’importanza del dibattito e del confronto che si è tenuto a Positano. “Dobbiamo fare attenzione: – ha spiegato – con il persistere del caro materiali, divenuto la “spada di Damocle” che incombe sul settore delle costruzioni e che ancora oggi causa non pochi disagi a noi imprenditori, rischiamo di perdere il treno del Pnrr, un’occasione unica, da prendere al volo. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel suo intervento in Senato di qualche giorno fa, ha richiamato la denuncia della nostra Associazione nazionale e della Presidente Federica Brancaccio sull’ulteriore aumento dei costi delle materie prime del 35% e sui ritardi sul Pnrr. Ritardo che la nostra Presidente Brancaccio aveva quantificato in circa 6 mesi indicando come cause principali il rincaro dei costi dei materiali ma anche l’apparente scarsa organizzazione e capacità amministrativa degli enti pubblici. Ritengo che ciò sia condivisibile e al contempo inaccettabile per una nazione come la nostra, soprattutto se ci si è prefissati di arrivare al 2026, o anche dopo, con una crescita pari o superiore a quella degli ultimi anni. Il recente osservatorio ANCE – ha proseguito Pagliuca – ha evidenziato che nel 2022 si è avuta una crescita del Pil del +3,3% circa su base annua ma ha anche fatto emergere che lo scenario del 2023 è alquanto incerto, tanto da stimare una contrazione del Pil italiano dello 0,2% su media annua. L’Osservatorio riporta inoltre che circa un terzo della crescita è dovuto alla filiera edile e che l’incremento degli investimenti in costruzioni (vero e proprio motore dell’economia italiana degli ultimi due anni) insieme alla crescita degli interventi di riqualificazione degli immobili, ha giovato molto alla nostra economia. Sono dati di crescita che non possono essere trascurati. I bonus, gli incentivi, ed altri provvedimenti simili sono da considerare imprescindibili ai fini di un’efficiente politica industriale italiana, ma ci vuole chiarezza e trasparenza”.
Il Presidente Pagliuca ha sottolineato come “la confusione che attanaglia l’utilizzo dei bonus edilizi, insieme al caro materiali, al caro energia, alle ben note criticità legate al codice degli appalti, sono problemi che non possiamo permetterci. Bisogna puntare ad una governance che consenta al nostro comparto di affrontare il prossimo anno e quelli successivi con serenità e soprattutto con quella velocità richiesta dal Pnrr, messo a serio rischio dalle problematiche elencate”.
Infine, il Presidente dei Giovani costruttori casertani ha invocato “norme chiare e certe, non oggetto di ripetuti emendamenti, che sono la base per consentire a famiglie e imprese di pianificare i propri interventi e programmare il lavoro”.
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