Anidride carbonica ai Campi Flegrei, vertice in Prefettura per misure di sicurezza
(Adnkronos) – In mattinata presso il Palazzo di Governo è stata convocata dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, una riunione del Centro Coordinamento Soccorsi, al fine di un approfondimento sulle emissioni di anidride carbonica rilevate dall’Osservatorio Vesuviano, nell’ambito dell’ordinaria attività di monitoraggio dell’area, in alcuni locali seminterrati e poco areati di una zona ristretta dell’area Flegrea, sita tra Napoli e Pozzuoli, con potenziale rischio. Lo rende noto la Prefettura di Napoli. Al riguardo, all’esito di una dettagliata indicazione delle aree interessate da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il Comando dei Vigili del Fuoco effettuerà immediati sopralluoghi negli edifici pubblici (istituti scolastici, ospedali, case di cura e residenze per anziani) per valutare l’eventuale presenza di anidride carbonica e i Sindaci interessati adotteranno tempestivamente le ordinanze che dispongono le prescrizioni di sicurezza per il caso specifico negli fabbricati pubblici e nelle abitazioni private della zona interessata. A questo ultimo riguardo, la Regione Campania implementerà la campagna di informazione rivolta ai cittadini 'Io non rischio', che prevede anche la sensibilizzazione della popolazione sul rischio specifico e sulle misure di autoprotezione da adottare, in caso di potenziali accumuli di anidride carbonica in aree interrate e scarsamente areate. Nel contempo l’Ingv proseguirà le costanti attività di monitoraggio del fenomeno. Il tavolo prefettizio si riunirà a cadenza regolare per seguire ogni sviluppo della questione, d’intesa con tutti gli attori istituzionali interessati. Oltre 31mila iscritti, un contenitore di residenti dell’area della zona rossa – che comprende alcuni quartieri di Napoli e i Comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e una parte di Marano di Napoli e di Giugliano – poi ci sono i nativi del posto che vivono lontani da casa e anche stranieri interessati al fenomeno del bradisismo e del rischio vulcanico: si tratta del Gruppo 'Quelli della zona rossa del vulcano dei Campi Flegrei', una pagina ormai di riferimento su Facebook per chi cerca notizie sul fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei. “La pagina è nata nel 2018, quando la situazione era più tranquilla, sino a luglio 2023 gli iscritti erano 6-7 mila, poi c’è stata l’escalation del fenomeno bradisismico”, spiega all’Adnkronos Anna Peluso, che ha fondato il Gruppo. “L’obiettivo principale è raggruppare in un unico gruppo elementi diversi: c’è chi attinge informazioni dall'Osservatorio Vesuviano, ma ci sono anche altre notizie che vogliamo siano note, per esempio ci sono anche le persone che con i loro post raccontano cosa accade durante le scosse, quali tipi di problemi si evidenziano e che tipi di servizi vorrebbero, poi ci sono gli articoli di testate giornalistiche. Insomma, c’è tutto quello che riguarda il bradisismo, è una comunità di servizio”. “Non siamo un comitato, né l'assicurazione, è una cosa che voglio chiarire, è solo un modo per trasferire le notizie ai residenti della zona rossa. C’è sia una fetta di italiani da altre regioni che seguono il fenomeno del bradisismo e che si iscrivono anche per esprimerci vicinanza e solidarietà e poi ci sono inglesi, francesi, tedeschi che mostrano interesse per i temi vulcanologici. Alcuni di loro – spiega – producono servizi giornalistici, documentari. Sono stata contattata per alcuni lavori sul tema”. Infine l’amministratrice della pagina lancia un appello: “Il sindaco di Pozzuoli ha riferito nell’ultimo incontro pubblico che è in possesso delle schede del Centro Studio Plinivs da luglio 2024 e ci sarebbe il 10% dei fabbricati controllati considerato ad alta vulnerabilità: chi abita in prossimità di quei fabbricati ha diritto di saperlo, è un’informazione che non è stata ancora fornita”. —[email protected] (Web Info)
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