Arte tra musica e parole, l’Agorá di San Sebastiano al Vesuvio chiude in bellezza con Giancarlo Giannini e Marco Zurzolo

Si è guadagnato una stella sulla Walk of Fame di Hollywood ed è un progettista tecnico con la passione per la fotografia in bianco e nero, come ci ha raccontato.
La sua voce è inconfondibile, tanto da averci reso caro quel genio di Al Pacino che ha doppiato rendendolo riconoscibile per noi italiani.
Ha esordito al cinema col nome d’arte di John Charlie Johns, ma in questa stagione della sua vita ama la declamazione di parole note di poeti che parlano al cuore dal ‘200 ad oggi, magnificando la cultura mondiale e la lingua italiana. L’attore, regista e doppiatore Giancarlo Giannini chiude in bellezza la rassegna Agorà a San Sebastiano al Vesuvio e lo fa in coppia con il sassofonista di calibro internazionale, Marco Zuzolo. Insieme celebrano le donne con una jam session che portano sul palco da un po’ di tempo e che è frutto di un sogno realizzato di Zurzolo.

Il musicista e compositore di origini napoletane aveva in passato cercato di far recapitare un suo lavoro discografico al noto attore, ma era finito nelle mani della segretaria senza che Giannini ne prendesse visione. In una serata di lavoro i due si sono poi ritrovati a condividere ignari, lo stesso palcoscenico. Il destino qui ha giocato le sue carte facendo sì che Giannini restasse estasiato all’ascolto di Zurzolo, fino a proporgli di condividere uno spettacolo insieme. Detto, fatto! Da qui le note del sassofonista hanno iniziato ad accarezzare i versi di Pablo Neruda, Pasolini, Dante, Angelo Poliziano, Garcia Lorca, ed ancora Leopardi, Shakespeare e Jacopone da Todi, fino a toccare i lavori  di poeti di origini cinesi, raccontando così la celebrazione della donna, da sempre musa ispiratrice dell’arte.

Il gioco fonico della poesia diventa parola con ritmo in tutte le sue sfaccettature e fa luce in una serata colma di rievocazione sia musicale che letteraria. L’ironia di Giannini, declamatore di versi, funge da collante con l’eccezionale esecuzione musicale di Zurzolo, pronto a calamitare energia intorno al ritmo jazz con cui accompagna le strofe poetiche, riproponendo classici della canzone napoletana e brani italiani cari al nostro cuore. Dal proprio canto l’attore dona solennità e rara grazia a strofe che si perdono nel tempo e nella storia.

La performance artistica fa da sigillo al primo memoriale dedicato ad un noto imprenditore partenopeo, appassionato di nautica e musica: Angelo Schettino. Fondatore di una casa di produzione musicale, oltre che stimato CEO del gruppo AFI Industrial, ha fatto della giocosità e dei buoni sentimenti il centro delle sue canzoni che gli hanno permesso di esaudire il desiderio di esibirsi davanti al grande pubblico. Principessa, Un nuovo sole, Vivi con me, Ciao, sono solo alcuni dei titoli intonati nei suoi brani.

In una occasione pregna di valore artistico la famiglia Schettino non solo ha scelto di ricordare il proprio capostipite con un omaggio al valore dell’arte, ma ha deciso di istituire anche un premio per i giovani talenti, con i quali il signor Angelo amava collaborare. Presentata da Veronica Maya, l’attrice e cantante Chiara De Girolamo, ha ricevuto una chiave di violino, simbolo del valore degli artisti emergenti sul territorio campano. Accompagnata da Alfonso Brandi, De Girolamo si è esibita restituendo una versione dinamica di classici della canzone partenopea.

In un’unica serata cultura, passione, valori ed arte, sono stati monoliti di uno spettacolo vario e pregno dell’architettura dello splendore. Così Agorà ha offerto in un’unica occasione conclusiva, tanti pretesti per sorridere, emozionarsi e svagarsi.

Credits Photo & Video Arturo Favella