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Attacco Hamas 7 ottobre, si dimette il capo dell’intelligence israeliana

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(Adnkronos) – Il capo dell'intelligence israeliana, Aharon Haliva, ha rassegnato le sue dimissioni assumendosi la responsabilità dei fallimenti della sicurezza che hanno permesso a Hamas di sferrare l'attacco del 7 ottobre. Lo rende noto l'esercito israeliano spiegando che il capo di Stato Maggiore ha accettato le dimissioni di Haliva. Si tratta della prima figura israeliana di spicco a dimettersi dopo l'attacco di Hamas. ''L'intelligence sotto il mio comando non è stata all'altezza del compito assegnato'' e dal 7 ottobre ''porto con me quel giorno nero'' e ''il dolore della guerra''. E' quanto si legge nella lettera di dimissioni scritta da Haliva, che dopo 38 anni di servizio ha deciso di rinunciare all'incarico. ''Sabato 7 ottobre 2023 Hamas ha commesso un attacco a sorpresa mortale contro lo Stato di Israele. La divisione di intelligence sotto il mio comando non è stata all'altezza del compito che ci era stato affidato'', ha scritto Haliva. ''Da allora porto con me quel giorno nero. Giorno dopo giorno, notte dopo notte. Porterò per sempre con me il terribile dolore della guerra'', ha aggiunto. "Stiamo chiedendo in ogni modo possibile a Israele" di non attaccare Rafah, dove si rifugiano "oltre un milione" di civili che verrebbero "massacrati, se ci fosse un attacco. Posso solo insistere perché non venga fatto, ma non sono al comando dell'esercito israeliano". Così sottolinea l'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell, a margine del Consiglio Esteri e Difesa a Lussemburgo.  "A quanto ne so, la Commissione non ha ancora risposto" agli Stati che hanno chiesto all'esecutivo Ue di analizzare se Israele rispetti i diritti umani, requisito previsto nell'accordo di associazione Ue-Israele. Da parte della Commissione "a quanto ne so, non è successo nulla. Da parte mia ho proposto un dibattito di orientamento politico, ma questa proposta è stata respinta. Abbiamo un inviato speciale per i diritti umani e le Nazioni Unite ci stanno lavorando", ha detto ancora. Irlanda e Spagna hanno chiesto a metà febbraio alla Commissione di analizzare se Israele osservi l'obbligo di rispettare i diritti umani, previsto dall'accordo di associazione Ue-Israele.  Sul tavolo del Consiglio c'è "un grande pacchetto di sanzioni contro l'Iran. Spero che tutti gli Stati membri concordino, perché serve l'unanimità", ha detto ancora Borrell. Un'auto ha intanto investito due pedoni in due luoghi diversi di Gerusalemme, lasciandoli lievemente feriti. Lo riportano i media israeliani spiegando che l'autista e l'altra persona che era in auto con lui sono fuggiti. La polizia ha riferito che accanto all'auto è stata trovata un'arma. Gli agenti stanno perlustrando la zona in cerca dei sospetti. La polizia israeliana ha poi confermato che si è trattato di un attacco terroristico. I due alla guida dell'auto hanno abbandonando una mitragliatrice perché si era inceppata, riferiscono gli agenti di polizia citati dal Times of Israel. Le forze di sicurezza israeliane hanno poi arrestato due persone sospettate di aver effettuato lo speronamento, riferisce Haaretz. Un drone israeliano è stato abbattuto mentre sorvolava il Libano nella notte da un missile terra-aria. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane (Idf) su Telegram spiegando di aver aperto un indagine. Aerei da combattimento dell'aeronautica israeliana hanno attaccato il sito di lancio del missile dopo che il drone è stato abbattuto, ha aggiunto l'Idf. —internazionale/[email protected] (Web Info)


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