Attentato a Bruxelles, “Le cose devono cambiare, e subito!”
Abdesalem Lassoued, l’attentatore tunisino che ha ucciso due persone a Bruxelles, è arrivato a Lampedusa nel 2011 a bordo di un barcone. Nel 2016 è stato identificato a Bologna dalla Digos come radicalizzato
“L’islamico assassino che a Bruxelles ha ucciso due svedesi – un terzo è in fin di vita – era transitato anche a Genova, a riprova che in quanto a clandestini e criminali non ci facciamo mancare niente.
Il dato più allarmante, però, è che l’attentatore era noto ai servizi ed alle forze di polizia dell’intera Europa. Il governo belga, però, buonista e accoglione, lo riteneva non pericoloso.
Giancarlo Lehner, giornalista e scrittore, già parlamentare della Repubblica
“Un uomo, al grido di “Allah Akbar!”, ha ucciso due persone, a colpi di kalashnikov, nel centro di Bruxelles. L’uomo ha diffuso sui social un video nel quale afferma di appartenere all’Isis e di aver ucciso degli infedeli.
Ci saranno manifestazioni anche in suo sostegno da parte dei filopalestinesi e filojihadisti italiani?”
Gerardo Verolino, giornalista
“Di fronte all’attentato a Bruxelles e agli arresti a Milano, è evidente che l’Europa sia sotto assedio ed in una situazione di pericolo crescente.
Per troppo tempo abbiamo fatto finta di nulla, sperando che le politiche di integrazione funzionassero. Ci abbiamo provato con le migliori intenzioni, ma ora vediamo chiaramente i loro limiti e il fatto che non funzionino. Persone più o meno estremiste e violente sfruttano le nostre libertà e valori per colpire dal cuore della nostra società.
È inimmaginabile pensare che una persona, come l’attentatore di Bruxelles, priva del diritto di rimanere in un paese dell’Unione Europea, possa decidere autonomamente di andarsene. Ma penso anche alle recenti aggressioni ai danni di ragazze a Milano.
Chi non ha il diritto di restare, deve essere accompagnato fuori dai confini dell’Unione.
La sicurezza dei nostri cittadini deve essere la priorità assoluta. È imperativo richiedere un cambiamento reale e immediato. Dobbiamo farlo per le nostre famiglie e per tutte le vittime innocenti.
Le cose devono cambiare, e subito! ”
Isabella Adinolfi, europarlamentare di Forza Italia
“…“I terroristi non arrivano sui barconi” dicevano…
Quando ero ministro dell’Interno ho fatto di tutto per stanare le infiltrazioni terroriste e islamiste in Italia e in Europa, bloccando gli sbarchi, fermando il business dell’accoglienza e combattendo criminali e trafficanti.
Risultato: la stessa sinistra che ha sempre negato i pericoli dell’immigrazione selvaggia mi ha mandato a processo.
Impedire gli arrivi e rimpatriare chi ci porta la guerra in casa: questo è e sarà l’impegno della Lega e di tutto il governo. Anche se qualcuno non sarà d’accordo…” Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture e dei trasporti
Questi attentati, perché non è il primo che avviene in Occidente da parte di terroristi islamici, indicano una cattiva gestione dell’accoglienza. Accogliere non significa accettare qualsiasi persona…
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