Territorio

Avellino, congresso di Fratelli d’Italia Possibili scissioni?

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Anna Tortora

Quando da anni si fa politica con passione, ci si rende conto di quanta strada ha dovuto percorrere uno dei postulati della democrazia, vale a dire l’esercizio politico dei cittadini.
La mia intervista con l’Avvocato Vincenzo Quintarelli, commissario del circolo Fratelli d’Italia Avellino.

 

Si è tenuto sabato e domenica passati il congresso provinciale di Fratelli d’Italia Avellino. Cosa pensa del verdetto finale e del nuovo presidente eletto?
“Io, insieme a tanti altri militanti, vecchi e nuovi di Fratelli d’Italia, sostenevamo convintamente la candidatura del dottor Aniello Mainolfi in contrapposizione ad Ines Frungillo e, come è noto, il nostro candidato presidente non è riuscito nell’impresa di sovvertire i pronostici. Abbiamo condotto una battaglia orgogliosa e dignitosa che ci ha portato non tanto lontani dalla vittoria. Tutti, infatti, ci davano per spacciati e ci consideravano dei pazzi nel contrapporci a chi, alla vigilia congressuale, era considerata la vincitrice annunciata ed indiscussa, grazie ad un massiccio tesseramento fatto da noti sponsor politici interni ed esterni al partito. Alla fine solo 120 voti hanno fatto la differenza e sono stati ottenuti solo grazie alla mobilitazione frenetica e capillare dei nostri antagonisti costretti a recuperare casa per casa ogni loro singolo tesserato, nonostante i numeri da loro vantanti alla vigilia fossero ben superiori ai nostri.”

 

Con la vittoria di Ines Frungillo cosa cambia nel partito e quale sarà la nuova linea politica di Fdi in Irpinia?
“Per il partito c’è un primo dato positivo che è la fine di un lunghissimo ed ingiustificato commissariamento extra provinciale, unico caso in Campania. L’assenza fisica di un responsabile provinciale e di una sede ufficiale ha creato un vero e proprio tappo alla crescita di Fdi di cui tutti noi paghiamo ancora le conseguenze. Naturalmente cambia anche l’esecutivo provinciale ma la base dei presidenti di circolo, dei consiglieri comunali, dei militanti e dei quadri intermedi rimane quella pre-congressuale e ci vede praticamente tutti uniti sulla mozione di minoranza. Minoranza, quindi, soltanto se si considera il dato drogato dei tesserati e dei votanti ma ampissima maggioranza se si guarda alla reale consistenza del partito. Questo potrebbe essere un serio problema per la nuova presidenza se non si dovesse riuscire a trovare un valido equilibrio che tenga tutti uniti.

 

Si prevedono scissioni nel partito a seguito del verdetto congressuale?
“Purtroppo conosco moltissimi tesserati che mal digeriscono l’esito finale del congresso anche perché le regole e le modalità dello stesso erano chiaramente sfavorevoli a chi non aveva pacchetti di tessere da controllare direttamente e sistematicamente. I malumori non sono pochi anche perché la storia militante della nuova presidente provinciale in Fdi non arriva ad un anno di durata e non risultano particolari e rilevanti iniziative politiche ad essa ascrivibili. Per adesso non si prevedono abbandoni di massa anche se qualche amico ha già stracciato la tessera facendo direzione verso altri partiti di centro-destra. Molti attendono di vedere la nuova Presidente all’opera, soprattutto in previsione delle prossime comunali di Avellino e le contestuali europee. Se il partito avrà una linea di condotta chiara e coerente con la sua storia, l’emorragia si fermerà, altrimenti non è detto che ulteriori amici andranno via.”


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.