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Avvocatura Stato apre su ergastolo ostativo, allarme Pm

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ANSA/Avvocatura Stato apre su ergastolo ostativo,allarme pm Protestano anche parlamentari M5s. Forse domani la sentenza (AGGIORNA E SOSTITUISCE IL SERVIZIO DELLE 18.06) (di Sandra Fischetti) (ANSA) 

ROMA, 23 MAR – Un’apertura inattesa. All’udienza pubblica davanti alla Corte costituzionale sull’ergastolo ostativo – la cui legittimita’ e’ stata messa in discussione dalla Cassazione – a sparigliare le carte e’ l’Avvocatura dello Stato, che nel giudizio rappresenta il governo. A sorpresa ha riscritto le sue conclusioni. Non ha chiesto piu’ di bollare come inammissibile o infondata la richiesta degli “ermellini” di dichiarare incostituzionale la norma che preclude ai condannati all’ergastolo ostativo la liberazione condizionale se non collaborano. Ma ha invitato la Consulta, pur lasciando in vigore la norma , a sgombrare il campo dagli automatismi e a riconoscere, con una sentenza interpretativa di rigetto, il potere del giudice di sorveglianza di valutare caso per caso le ragioni della mancata collaborazione del condannato, che ha comunque portato a termine un percorso di ravvedimento. Gli effetti si vedranno domani quando i giudici cominceranno a discuterne in camera di consiglio e forse arriveranno alla sentenza. Intanto la svolta ha suscitato la preoccupazione di due noti pm antimafia Nino Di Matteo e Catello Maresca. E ha scatenato la reazione del principale partito della maggioranza, il Movimento Cinquestelle. “Poco alla volta, nel silenzio generale, si stanno realizzando alcuni degli obiettivi principali della campagna stragista del 1992-1994 con lo smantellamento del sistema complessivo di contrasto alle organizzazioni mafiose ideato e voluto da Giovanni Falcone” , la denuncia di Di Matteo, ora consigliere del Csm. Un allarme sottoscritto da Maresca: “qui non si tratta di garantismo o di forcaiolismo, si tratta di buttare a mare anni di contrasto al crimine organizzato” . All’attacco anche i parlamentari del M5S. Per quelli che siedono in Commissione Giustizia “e’ grave e incomprensibile” il cambio di orientamento dell’Avvocatura dello Stato. Sconcertati dalla presa di posizione della difesa del governo – rappresentata in udienza dall’avvocato dello Stato Ettore Figliolia – i colleghi dell’Antimafia: “immaginare che condannati per reati di mafia con ergastolo ostativo possano accedere alla liberta’ condizionale lascia stupefatti”. Al centro del caso che sta facendo tanto discutere un uomo condannato all’ergastolo ostativo per mafia. Ha gia’ scontato quasi 30 anni, 4 in piu’ dei 26 dopo i quali e’ possibile agli ergastolani comuni chiedere di scontare la pena residua in liberta’ vigilata e dopo altri cinque l’estinzione, se e’ dimostrato che si sono ravveduti. Ma nessun giudice puo’ pronunciarsi sulla sua richiesta perche’ c’e’ una presunzione assoluta di pericolosita’ per chi, come lui, non collabora. Per l’avvocata Giovanna Beatrice Araniti, che lo difende, negare questa possibilita’ a lui e agli altri nelle sue condizioni significa “etichettare questa categoria dei detenuti come non risocializzabili”, segnarli con una “lettera scarlatta”. E “buttare la chiave” in questi casi sarebbe “una resa per lo Stato”. Non solo il cambiamento di un condannato “non puo’ essere misurato con la collaborazione con la giustizia” , ma fare i nomi dei propri sodali non e’ prova di “sicuro ravvedimento”, ha avvertito Araniti, richiamando i casi dei collaboratori di giustizia “blasonati” che dopo aver parlato con gli investigatori sono tornati a delinquere. Alla fine della sua arringa l’avvocata si e’ fatta portavoce dell’appello dei 1.271 condannati all’ergastolo ostativo: sono il 71% di chi deve scontare il carcere a vita e “chiedono di avere l’opportunita’ di dimostrare di essere persone diverse”. (ANSA). FH 23-MAR-21 21:04 NNNN


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