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Berlusconi rinuncia, ma a Sinistra è bene non cantare vittoria

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Anna Tortora

Berlusconi fa un passo indietro. Per la Sinistra è l’ennesima sconfitta, per un motivo molto semplice…
“Sistematicamente, da trent’anni, i gruppi dirigenti della sinistra, quelli cresciuti a ‘pane e politica’ (affermazione totalmente autoreferenziale), lo deridono. E sistematicamente, da trent’anni, Berlusconi riesce a metterli politicamente in scacco.”
Gualfardo Montanari, giornalista

Hanno saputo mettere solo veti. Anche la Casellati è indigesta a Letta. Ma non volevano una donna al Quirinale?
“Giornata importante, per il Centrodestra e per l’Italia. Dopo la scelta generosa di Berlusconi, ora vediamo se a sinistra continueranno a dire di no a tutte e tutti.”
Matteo Salvini, Lega

A Sinistra è così. Si esaltano pure per la caduta del muro di Berlino, credendo che sia stata la fine di una ideologia, quella ideologia a cui sono fermamente ancorati. E dobbiamo ammettere che almeno su questo, Berlusconi ha tanto da insegnare alla Sinistra.
“Ancora una volta Silvio Berlusconi ha dimostrato di anteporre gli interessi dell’Italia a quelli personali.”
Antonio Tajani, Forza Italia

Responsabile? Sicuramente. Ma stia attento, perché alla Sinistra serviranno anche i voti di Forza Italia per il loro candidato.
“Silvio Berlusconi non ha fatto un passo indietro, ma avanti, ‘un passo sulla strada della responsabilità Nazionale.’
Gli stolti guardando il dito parlano di rinuncia e di passo indietro del presidente Berlusconi, mentre i più saggi, vedendo la luna, hanno compreso che il presidente ha fatto un passo avanti nell’interesse del Paese, dimostrando ancora una volta la sua statura e la sua lungimiranza.
Nessun passo indietro, ma un balzo in avanti
sulla strada della responsabilità Nazionale e della stabilità politica, in questo difficile momento. La scelta del presidente Berlusconi è sicuramente la miglior risposta agli odiatori di professione anche se, personalmente, ritengo sia una grande occasione persa per il nostro Paese.
Oggi più che mai sono fiero di essere, da oltre 20 anni, uno dei più stretti collaboratori del presidente.”
Sestino Giacomoni, Forza Italia

Bisogna stare attenti ai veti. Ma questo bisogna spiegarlo agli avversari.
“Il Presidente Silvio Berlusconi ha dimostrato ancora una volta non semplice senso di responsabilità ma amore per il Paese e le Istituzioni. Pochi possono vantare questo altissimo valore che guarda all’unione e mai alla divisione, che guarda alla collegialità delle scelte e mai all’imposizione.
Nella scelta di Silvio Berlusconi c’è ancora una volta la grande lezione dello Statista che ama il suo Paese e lo mette prima di qualsiasi legittima ambizione. La speranza è che provino a imparare questa lezione quanti hanno nutrito e alimentato in queste settimane il pregiudizio nei confronti del Presidente Berlusconi. La prossima elezione del Capo dello Stato obbliga tutti i grandi elettori a recuperare lo spirito invocato da Berlusconi togliendo dal tavolo inaccettabili veti.”
Giorgio Mulè, Forza Italia

“Forse non doveva candidarsi. Ma si é ritirato con le motivazioni e le parole giuste.”
Antonio Polito, giornalista e scrittore

E poi c’è chi parla a vuoto…
“La scelta di Berlusconi di ritirarsi dalla corsa al Quirinale è saggia e giusta. Ora però basta con il gioco dei veti, con le veline ai giornali e i tatticismi. Sediamoci insieme e parliamo di Governo e Quirinale. Non conta solo il nome ma anche il modo in cui ci si arriva. E lo spettacolo fino ad ora è stato piuttosto indecoroso. Dire No Draghi al colle, come ha fatto il centro destra, senza rendersi disponibile per un patto di legislatura serio, rischia di portarci a perdere Draghi per entrambe le posizioni. Questo rischio aumenterà se non si sceglierà insieme una candidata/o di altissimo profilo.”
Carlo Calenda, Azione

Fanno ressa, in Parlamento e nel Governo, problemi e norme di trasformazione del sistema sociale e istituzionale che si sono addensati negli anni e che hanno trovato formulazioni anche pregevoli nelle scorse legislature. Ovviamente si intendono anche i Governi Berlusconi.
Cosa è necessario per la Sinistra? Tutto va bene, purché non sia di Destra.
Ma questa via non pare pervia per la seguente fondamentale ragione: l’orizzonte (Quirinale in questo caso) ha da essere quello della perfezione, ma la Sinistra vuole che tale obiettivo venga raggiunto nel rispetto di un nocciolo duro di valori consaputi e giudicanti, di valori cioè che essa reputa buoni.

Ecco l’esempio chiaro…
“Il centro destra non è maggioranza e non ha quindi diritto di prelazione sul Quirinale. Lo abbiamo detto fin dall’inizio. Ora col ritiro di Berlusconi e lo scontro deflagrato all’interno del cd tutto è chiaro. Ora ci vuole accordo alto su nome condiviso e Patto di Legislatura.”
Enrico Letta, PD

Le votazioni per il Presidente della Repubblica, secondo Letta, devono passare attraverso dei patti.
Spudoratamente vergognoso.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.