22 Novembre 2024
PoliticaPolitica Interna

Berlusconi, un anno fa la morte: il ricordo dei figli, le parole di Meloni e Tajani

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(Adnkronos) – ''Dolcissimo papà il tuo amore vivrà per sempre dentro di noi''. Così i figli di Silvio Berlusconi, Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi lo ricordano a un anno dalla scomparsa – avvenuta il 12 giugno 2023 – facendo pubblicare sui principali quotidiani italiani questa frase sopra una foto a pagina intera del fondatore di Mediaset e Forza Italia.  Intanto, nel primo anniversario della morte, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto pervenire ai figli di Berlusconi un pensiero di rinnovato cordoglio. È quanto si apprende da fonti del Quirinale. "Nel primo anniversario della scomparsa di Silvio Berlusconi, desidero ricordare un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia politica italiana. Abbiamo condiviso molte battaglie e momenti decisivi per la nostra Nazione. Anche nel suo ricordo, continueremo a dare il massimo per ridare visione e grandezza all’Italia. Ciao Silvio". Così sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 
Berlusconi star dei social, 54 milioni di interazioni a un anno dalla morte
 "E' stato un grande leader che ha fondato il bipolarismo in Italia, che ha creato la coalizione di centrodestra alternativa alla sinistra ma con un posizionamento in un contesto europeista e atlantista, cioè con un rapporto privilegiato di politica internazionale con gli Stati Uniti, guardando all'Africa, al Medio Oriente, una grande forza popolare", il commento del vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, su Rtl 102.5. "Anche il governo attuale è figlio della sua intuizione. Ha concluso la carriera politica e di vita portando ancora una volta Forza Italia al governo e – ha aggiunto – oggi grazie alle sue idee Forza Italia con il mondo popolare è la terza forza politica del Paese. Significa che la sua eredità è un'eredità feconda". "Berlusconi è la radici del nostro movimento politico. Le sue idee sono idee che sono ancora vive, il suo progetto è un progetto che oggi è di una straordinaria attualità – ha proseguito Tajani – questo ci permette di continuare a essere protagonisti della politica". "Stiamo lavorando per far sì che le sue idee continuino a essere feconde – ha rimarcato – è un partito che guarda al futuro".  Berlusconi "non è stato il Re Sole della politica degli anni 2000, dopo di me nulla ma….Così nel momento della sua morte tutti si sono rimboccati le maniche forti di 30 anni di suoi insegnamenti guardando al futuro. E abbiamo avuto risultati straordinari diventando la terza forza politica del Paese grazie ad accordi fatti, è stato il più bel regalo che gli potevamo fare", ha poi detto Tajani a Mattino 5. Un anno fa era inimmaginabile che Lei potesse fare il 10 per cento? "Io ho seguito gli insegnamenti di Berlusconi e un percorso politico per rafforzare l'anima del popolarismo europeo in Italia. Berlusconi si battè molto per farci entrare nel Ppe, ci teneva tantissimo a farne parte citando sempre De Gasperi e don Sturzo, la cultura cristiana e liberale fonte di sua ispirazione continua". "Un anno fa ci lasciava un imprenditore geniale, un innovatore rivoluzionario in molteplici campi, uno statista di quelli in grado di definire un’epoca, innamorato dell’Italia e della Libertà". Inizia così il lungo post pubblicato sui social da Matteo Salvini, leader della Lega, vice premier e ministro, il ricordo del leader azzurro. Con il post, anche un video dedicato al Cav. "A lui – scrive – ho dedicato il mio libro perché negli anni, al di là della nostra alleanza politica, mi fece l’onore della sua amicizia, e per me divenne davvero un Amico, con la “A” maiuscola, a cui mi legava un affetto tenerissimo. Ricordo il nostro ultimo incontro e le nostre ultime telefonate, ricordo l’energia e lo sguardo sempre rivolto al futuro, ai suoi figli e nipoti, ai giovani, persino ai nuovi strumenti di intelligenza artificiale, da cui era stupito e affascinato e di cui, da sempre lucido precursore, comprendeva già l’impatto dirompente", le parole di Salvini.  "Nel tuo ricordo, Silvio, mi commuovo ancora e sii certo: ti vorremo sempre bene e non ti dimenticheremo mai. 'Nella vita, anche se magari qualcuno ne sorriderà, ponetevi sempre dei traguardi ambiziosi ed elevati. Chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince!'", cita Salvini, che conclude: "Silvio Berlusconi, un grande italiano". "La sua assenza in campagna elettorale si è sentita, ma il presidente c'è: c'è una stella che brilla ed è lui, che sono certo stia progettando un'altra Milano 2 in Paradiso". Si consola così, a un anno dalla morte di Silvio Berlusconi, il suo 'fedelissimo' Marco Macrì, il 32enne salentino presenza fissa ai comizi del Cav, ma anche ai suoi compleanni appostato all'ingresso di Villa San Martino e durante i ricoveri al San Raffaele. Per giorni lo scorso anno è rimasto fuori dall'ospedale a pregare che Berlusconi si riprendesse.  "Non sembra passato un anno. Il mio pensiero è sempre lì. Silvio lo sento vicino, lo sogno la notte", racconta all'Adnkronos il 'fedelissimo', che per il primo anniversario ha deciso di tornare "dove ho avuto la notizia della morte del presidente", cioè ad Alliste, il paese in provincia di Lecce dove è nato e cresciuto, prima di trasferirsi a Roma. E lì Macrì, con il sottofondo musicale di 'Meno male che Silvio c'è' ("che – avverte – per me non è una canzone al passato, perché lui è sempre qui") sta riguardando "le foto di noi due insieme, le ho fatte stampare per questo giorno".  Il ricordo più bello è l'83esimo compleanno di Berlusconi, il 29 settembre 2019, quando Macrì si è presentato ad Arcore insieme ad altri fan con un grande regalo: una gigantografia del Cav nel '94. "Gli sono sempre piaciute le foto di quando era giovane. Era contentissimo, è uscito da Villa San Martino, si è appoggiato alla vela e poi ci ha fatto entrare in giardino", racconta il 32enne, che si emoziona a ricordare "il tè alla pesca che abbiamo bevuto insieme. Saranno stati cinque minuti, ma le sue parole le porterò con me tutta la vita: passavo per periodo buio e Silvio, che era uno che ti guardava e capiva subito come stavi, mi ha detto 'non devi smarrirti e perderti d'animo, dopo una sconfitta bisogna sempre rialzarsi'. Non credo ci saranno altri come lui…" E' per questo che il 'fedelissimo', che tra i 18 e i 31 anni giura di non aver mai mancato un appuntamento elettorale (scontata la preferenza, ovviamente "per Forza Italia e per il presidente"), alle Europee ha scelto invece di ingrossare le file degli astenuti. "Avevo già quasi la matita in mano, ma alla fine non ho votato. Senza Silvio non ha senso farlo", racconta. La scelta, se l'avesse espressa, sarebbe ricaduta su Fratelli d'Italia. "Giorgia è bravissima, sono stato anche alla sua manifestazione a Roma, ma Silvio è Silvio". Macrì quindi non diventerà il 'fedelissimo' di Meloni, "né di nessun altro. Adesso – assicura – sono fedelissimo solo alla mia ragazza Federica". —[email protected] (Web Info)


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