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Borgonzoni: Bonaccini prova vergogna verso il Pd. Cacciari: se cade l’Emilia, cade il governo

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“Ciò che colpisce è la vergogna che il mio avversario del Pd prova verso il suo stesso partito: non lo nomina mai, non ne ha voluto il simbolo sui manifesti, ha perfino eliminato il rosso dalla campagna elettorale. Chissà: magari, come cominciano a sospettare in molti all’interno del Pd, punta alla riconferma in Regione solo per fare le scarpe a Zingaretti e prendere il suo posto”. In un’intervista a Libero Quotidiano, la candidata governatrice del centrodestra, la leghista Lucia Borgonzoni dice che per questo motivo lei oggi “non è una sorpresa che Bonaccini, finalmente, abbia ammesso che il voto dell’Emilia-Romagna avrà anche una forte valenza nazionale”.

Poi si dice anche d’accordo con Cacciari, secondo il quale se Bonaccini perde cade il governo. “È molto probabile – dice – perché non si può ignorare la volontà dei cittadini” verso i quali il suo primo obiettivo è “liberare l’Emilia-Romagna da mezzo secolo di oppressione Pd e dare a tutti l’opportunità di crescita e sviluppo a prescindere dalla tessera di partito”.

Secondo Massimo Cacciari l’alleanza giallorossa è strutturalmente in bilico in quanto nasce “dalla dannata paura dei 5 Stelle di andare alle elezioni e dalla vocazione ministeriale del gruppo dirigente democratico, perfettamente consapevole di non saper più fare l’opposizione e nemmeno le campagne elettorali”, spiega il filosofo veneziano intervistato dal Fatto Quotidiano.
Un’alleanza fra due forze “culturalmente del tutto divergenti”, “e forze che magari avevano possibili terreni di dialogo, ma mai coltivati, come Pd e 5 Stelle”, sottolinea.
“Il PD in Emilia non perderà”, ma per il momento “il governo è così fragile che può cadere su qualunque buccia di banana”, prosegue.
Tuttavia Cacciari non ha alcun dubbio sul fatto che Bonaccini guadagnerà la competizione elettorale in Emilia Romagna. Spiega le tre ragioni che assicurano la vittoria del PD: perché “l’Emilia Romagna è conservatrice, perché dall’altra parte c’è l’impresentabile e perché sono nate le sardine”.
Se però questa previsione non dovesse avverarsi, sarà la fine del governo. “Non credo che il governo reggerà. Il colpo a livello d’immagine sarebbe troppo forte”.


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