19 Novembre 2024
Magazine

CAMPANIA TEATRO FESTIVAL 2021 – venerdì 9 luglio Ivo Parlati presenta Incontri

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Un concerto illustrato, tra immagini suoni e composizioni

In prima assoluta il Teatro Potlach con lo spettacolo itinerante e immersivo Oasis

In replica Metamorfosi di forme mutate del Teatro del Lemming

Venerdì 9 luglio al Campania Teatro Festival diretto per il quinto anno consecutivo da Ruggero Cappuccio e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano, nel Casino della Regina (Porta Miano) del Museo e Real Bosco di Capodimonte alle 21, Ivo Parlati presenta Incontri, un concerto illustrato, tra immagini suoni e composizioni, in cui si dipana il filo conduttore di una selezione dei brani composti da Ivo Parlati per gli spettacoli Rumore di fondo, Settimo senso, Autobus 2857, ideati e diretti da Nadia Baldi, qui consulente registica. Il dialogo tra brani e immagini, evocando suggestioni in parte teatrali, è lo spirito di questo concerto: incontri sonori, visivi, emotivi. Sul palco con lui, Francesco Valente alle chitarre e Matteo Pezzolet al contrabbasso e basso elettrico, con la partecipazione di Antonella Ippolito e Carmine Ammirati.

Pino Di Buduo, antropologo ed esperto nella drammaturgia artistica degli spazi pubblici, firma regia, scene e luci di “Oasis”, uno spettacolo totale, immersivo e itinerante del Teatro Potlach, che debutta presso l’Istituto Caselli (Porta Miano) nel Real Bosco di Capodimonte alle 21.

Il progetto esplora il tema dei cicli agroalimentari della profonda tradizione marittima e della terra, ma anche tutte le produzioni artigianali correlate, comprese la produzione di dolci e cibi tipici, e i saperi artigianali come i processi creativi del presepe napoletano. Ogni “bene” diventa spettacolo e dà luogo a suggestioni visive. Lo spettatore ha un ruolo fondamentale: insieme agli artisti, si trasforma in un viaggiatore-esploratore di paesaggi dell’immaginazione, tra videomapping, teatro, musica e performance, legati alla propria memoria e alla memoria della propria città. Interpreti Marcus Acauan, Zsofia Gulyas, Nathalie Mentha, Daniela Regnoli, Hector Gustavo Riondet, Irene Rossi, Maurizio Stammati, Michela Lorenzano/Vertical Waves Project e Vincenzo Sansone, quest’ultimo anche videoartista insieme a Tiago Branchini e Alessandro Rosato. Lo spettacolo vede la partecipazione degli studenti del laboratorio Produzioni dell’Istituto Superiore Caselli-De Sanctis Antonio Cortese, Emanuele De Palma, Andrea Silvestro, Giuseppe Speranza. Immagini elaborate da Gioele Stella.

In replica nel Cisternone di Capodimonte (Porta Miano) la compagnia Teatro del Lemming, con lo spettacolo per gruppi di cinque persone alla volta (ore 19.30; 20.15; 21; 22), “Metamorfosi di forme mutate”, di cui firma drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro, anche interprete accanto ad Alessio Papa, Diana Ferrantini, Fiorella Tommasini, Katia Raguso, Marina Carluccio.

E ancora, per il “CTF21 by-day”, alle 17 nel Teatrino del Belvedere-Pagliarone (Porta Grande), la lezione di Yogacanto di Roberta Rossi, un percorso guidato della durata di tre ore che mette in connessione il canto con l’antica pratica meditativa, per andare alla ricerca dell’equilibrio tra corpo, emozione, tecnica ed espressività̀. Alle 19 nel Giardino dei Principi (Porta Grande) un ultimo appuntamento del ciclo “Incontri del Festival”: “Tracciare le differenze. Le imprese culturali e sociali per il rilancio del lavoro femminile”. Vi prendono parte: la project manager e Presidente della coop. “Lazzarelle” Imma Carpiniello; la Presidente della cooperazione tutta al femminile “En Kai Pan”, Tiziana Sellato; la fundraiser di startup, Nicla Roberto (‘Fundraising a Sud’); la showgirl, filosofa e attrice Lila Esposito. Modera l’esperta di marketing ed innovazione Francesca Cocco (‘Knowledge for Business’). La pandemia avrebbe aggiunto al raggiungimento della parità di genere 51 anni, facendola slittare dal 2120 al 2171, senza risparmiare nessun settore, compreso quello teatrale. In questa abissale divaricazione è possibile delineare i tratti di nuove “intraprese” fatte da donne, capaci di generare cultura e creatività e di scardinare pregiudizi e barriere nel tessuto sociale in cui operano. Quanto incide il lavoro femminile nelle attività sociali e nel settore culturale in Campania? L’incontro proverà a offrire una risposta a questa domanda.

Si ringraziano gli sponsor che hanno deciso di sostenere questa edizione del festival (in o.a.): Banca di Credito Popolare, Enel, Ferrarelle, Mooney, Le Zirre Napoli, M.Car, Md, Threesense, Trenitalia.

Sul sito campaniateatrofestival.it sono consultabili le promozioni e gli eventi gratuiti ed è possibile acquistare i biglietti


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