22 Novembre 2024
Magazine

Cancro alle ovaie, studio apre a test delle urine per scoprirlo

Condividi

(Adnkronos) – Un test delle urine per scoprire il cancro ovarico quando la malattia è agli inizi. Uno studio americano apre allo sviluppo di un esame semplice che, in combinazione con le informazioni raccolte attraverso il classico dosaggio di marcatori come il Ca-125 nel sangue, l'ecografia transvaginale e l'anamnesi familiare, potrebbe aiutare la diagnosi precoce di un tumore oggi difficile da individuare nelle primissime fasi. La ricerca è stata condotta da Joseph Reiner e colleghi della Virginia Commonwealth University, e sarà presentata negli Usa durante il 68esimo meeting annuale della Biophysical Society (Philadelphia, 10-14 febbraio).  Studi precedenti avevano dimostrato che nelle urine delle donne colpite da un cancro alle ovaie viaggiano migliaia di piccole molecole proteiche o peptidi. Sebbene sia possibile rilevarle utilizzando tecniche già esistenti e consolidate, queste metodiche sono complesse e dispendiose. Reiner ha cercato un nuovo approccio per captare e riconoscere i peptidi spia, concentrandosi su una tecnologia potenzialmente in grado di rilevarne diversi simultaneamente. La metodica si basa sulla misurazione dei cambiamenti di corrente elettrica o di altre proprietà, determinati dal passaggio di molecole attraverso pori minuscoli o nanopori. Il team statunitense ha usato nanoparticelle d'oro che possono bloccare parzialmente questi nanopori. I peptidi, al loro passaggio, si attaccano alle nanoparticelle e 'danzandovi' attorno produrranno una firma molecolare unica.  Con questa tecnica il gruppo di Reiner è riuscito a identificare e analizzare 13 peptidi, compresi quelli derivati dal biomarcatore Lrg-1 trovato nelle urine di pazienti con cancro ovarico. "Di questi 13 peptidi ora conosciamo le firme – afferma il ricercatore – sappiamo come queste firme appaiono e come potrebbero essere utilizzate in questo schema di rilevamento. E' come avere un''impronta digitale' che ci dice cos'è il peptide. I dati clinici – sottolinea Reiner – mostrano un miglioramento del 50-75% nella sopravvivenza a 5 anni quando i tumori vengono rilevati nelle fasi iniziali. Questo è vero per numerosi tipi di cancro", incluso probabilmente quello dell'ovaio. —[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]