26 Dicembre 2024
Attualità

Carceri, Di Giacomo: fase due in carcere niente e’ cambiato. Comandano sempre loro. Rischio rivolte sempre in agguato

Condividi

Venerdì rientra in carcere Pasquale Zagaria

Chi si aspettava cambiamenti nella fase due, ossia, quella del dopo rivolte del dopo 14 morti, del dopo 25 milioni di danno, del dopo scarcerazioni facili e del dopo Basentini, resterà deluso nello scoprire che nulla è cambiato; il carcere è ancora più dimenticato di prima. A sostenerlo è il segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria S.PP. ALDO DI GIACOMO: “tutto quello che è successo negli ultimi mesi non è frutto di azioni nate sul momento ma che hanno origine almeno dalla gestione Orlando. In modo graduale ai detenuti è stato consentito tutto: dalla sorveglianza dinamica, che ha favorito il comando negli istituti di pena ai più forti, all’ingresso della droga che ha permesso di avere a disposizione denaro per gestire le carcerazioni e mantenere il sistema di walfer per le famiglie dei carcerati; i telefonini per poter comunicare e impartire ordini all’esterno. Fino ad arrivare alle ribellioni di cui tutti conosciamo con relative richieste e tanto di scarcerazioni che ci hanno fatto fare un passo indietro di almeno 20 anni nella lotta alla criminalità. Che tutto questo potesse costituire un momento per rivedere il sistema carcerario appariva improbabile a tutti ed infatti nulla è cambiato, comandano sempre loro anzi dimostrano sempre più il pieno potere nelle carceri. L’arroganza criminale è più forte di prima, postano sui social i video girati con il
loro telefonini nelle carceri e solo nel primo giorno di colloqui sono stati ritrovati più di dieci telefonini e quasi 100 grammi di droga”.
Continua Di Giacomo: “se si continua di questo passo la situazione potrebbe riesplodere anche in considerazione dei restringimenti sulle scarcerazioni ma soprattutto per il rientro in carcere di alcuni importanti criminali. Una prima indicazione la potremmo già avere venerdì, giorno in cui il magistrato decide del rientro in carcere di Zagaria. I campanelli di allarme non ascoltati fino ad oggi sono stati tanti ed i risultati si sono visti”.
Continuare su questa strada è sicuramente molto pericoloso, possibili altre rivolte non sono da escludere conclude Di Giacomo.

 

 

 


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]