22 Novembre 2024
Cronaca

Carceri, Di Giacomo (S.PP.) – Chi si indignerà per la feroce aggressione all’ispettore di Polizia Penitenziaria a S.M. Capua Vetere?

Condividi

“Dopo il grande clamore dei fatti di Santa Maria Capua Vetere di giugno 2021, per i quali ancora la magistratura non si è pronunciata, ci chiediamo: chi si indignerà per la feroce aggressione all’ispettore di Polizia Penitenziaria in servizio nello stesso carcere che nel tentativo di sedare una rissa tra detenuti è stato selvaggiamente picchiato al punto da dover far ricorso ad un intervento chirurgico?” È la domanda, tutt’altro che formale, che il segretario generale del S.PP. – Sindacato Polizia Penitenziaria – Aldo Di Giacomo rivolge in primo luogo ai rappresentanti delle istituzioni e ai politici ricordando che “proprio dopo i fatti di Santa Maria Capua Vetere è scattata la campagna di linciaggio nei confronti dell’intero Corpo di Polizia Penitenziaria, additandoli tutti per “torturatori” e “violenti”. In quell’occasione sono fioccate dichiarazioni, prese di posizione, interrogazioni parlamentari insieme a paginate di giornali. In pochi si sono chiesti però cosa accade nelle carceri dove solo nello scorso anno le aggressioni agli agenti ad opera di detenuti sono state in media 1 ogni 4 giorni e con 42 agenti costretti al ricovero in ospedale e a periodi di lunga convalescenza. Purtroppo nessuno esprime almeno una generica solidarietà al personale e alle famiglie del personale che porterà per sempre i segni dell’aggressione con una discriminazione sempre più inaudita: gli incidenti che avvengono in qualsiasi posto di lavoro sono, giustamente, denunciati all’opinione pubblica mentre se un servitore dello Stato in carcere subisce un’aggressione passa per normalità. La verità è che i detenuti autori di aggressione contano sull’impunità perché al massimo rischiano di essere trasferiti in un altro carcere dove potranno aggredire un altro agente. Sono rarissimi – dice Di Giacomo – i casi di detenuti-aggressori che hanno ricevuto sanzioni trasformate in incremento della pena da scontare. Ancora una volta registriamo come l’Amministrazione Penitenziaria e la politica siano lontani dai problemi veri del personale penitenziario ad eccezione di rituali visite ed incontri in carcere”.


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]