25 Dicembre 2024
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‘Carla’, Alessandra Mastronardi omaggia al cinema e in tv la grandezza della Fracci, etoile per sempre

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Roma, 11 nov. – Si è appena conclusa la tre giorni esclusiva dedicata alla proiezione cinematografica del biopic ‘Carla’, omaggio a Carla Fracci, etoile per sempre.

Dopo la scomparsa della grande ballerina italiana, avvenuta lo scorso 27 maggio, la Rai ha deciso di trasmettere nel mese di dicembre, il film evento, uscito nelle sale l’8, il 9 e 10 novembre, tratto dall’autobiografia dell’artista ‘Passo dopo passo. La mia storia’, edita Mondadori.

Girato mentre la Fracci era ancora in vita, il biopic viene interpretato da un’eccellente ed intima Alessandra Mastronardi,  che ricostruisce fedelmente la dedizione, il sacrificio e la forza di volontà di una bambina che desiderava diventare leggera come una libellula, tanto da approcciarsi in tenera età alla selezione di ammissioni gratuite presso la Scuola di Ballo del Teatro La Scala di Milano.

Durante la lavorazione del film la signora Fracci incontrò la Mastronardi chiedendole di interpretare la sua persona “facendo trapelare la forza e la serietà della preparazione e dell’impegno che lei stessa ha messo nella lunga carriera”.

Da qui il senso importante dell’eredità colta da Alessandra, nel raccontare in parallelo la Fracci degli esordi con la donna che arrivò al successo, senza però rinunciare alla gioia di essere moglie e madre, sacrificando la vita privata per la professione, così come avevano fatto tutte le sue colleghe di successo.

Ne deriva un ritratto autentico, multisfaccettato di una donna che è stata in grado di seguire il suo sogno dopo che per caso le fu detto in una sala da ballo, che aveva musicalità nel sangue. Eterea quanto severa con se stessa, infaticabile quanto semplice, Carla non ha mai dimenticato le sue umili origini. I suoi genitori sono stati infatti i primi a credere nel suo talento e ad affidarle il paio di scarpette che l’avrebbero consacrata a mito della danza classica.

Salda nei valori dell’arte, dell’amore e dell’amicizia, la storia della Fracci si è costruita passo dopo passo tra inconsapevolezza di un talento fuori dal comune e sfrontatezza nel cercare di raggiungere i suoi obiettivi. Divenuta volto simbolo de La Scala, la ballerina ha poi avuto modo grazie a Luchino Visconti di compiere il salto di qualità, imponendosi come etoile di fama internazionale.

Danzando alla sua maniera, col cuore sospeso tra i sogni, Alessandra Mastronardi lascia emergere la fatica che ha accompagnato il talento di una donna tanto delicata nella sua intima vulnerabilità, quanto graffiante nella determinazione di superare tutti gli ostacoli che la vita le ha posto davanti, regalandole ogni volta quel pizzico di fortuna che le ha permesso di arrivare dove è giunta.

Gli incontri giusti, il desiderio di conquistarsi un posto nel mondo aristocratico del balletto a cui non apparteneva, hanno così plasmato il destino di Carla Fracci, nata per danzare perchè essa stessa era danza.

Il film realizzato con la consulenza dell’etoile e del marito Beppe Menegatti di cui viene definito un puntuale ritratto nella pellicola, parte dal 1970, compiendo una retrocessione del racconto di volta in volta, iniziando dalla vita in campagna condotta da Carletta con la nonna, in attesa del ritorno del padre dalla guerra.

Di bianco vestita Alessandra come Carla, svela il brivido della danza che per la Fracci era respiro conquistato a suon di riscatto dal nido e ritorno ad esso, tra viaggi e prime a La Scala in cui la fanciulla danzante ha raccolto fiumi di applausi e cascate di omaggi floreali atti a celebrare la sua grandezza.

Il grande pubblico potrà assistere al fascino della ‘Signora in bianco’ il 5 dicembre, in prima visione su Rai1, partecipando ad uno spettacolo che affascina e avvicina all’unicità di Carla.

 

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.