Caserta, restituite al Fondo edifici di culto quattro opere sottratte negli anni Novanta
Ritorneranno nella chiesa di San Domenico di Aversa
Si è svolta ieri mattina, presso la Chiesa di San Domenico di Aversa, di proprietà del Fondo edifici di culto, la cerimonia di riconsegna di quattro opere d’arte sottratte negli anni ’90 all’interno dell’edificio sacro.
Si tratta di due pale d’altare del XVIII secolo del pittore napoletano Francesco De Mura, primo allievo di Francesco Solimena, raffiguranti la “Crocifissione con Madonna e Santi” e “San Domenico di Guzman”, fondatore dell’ordine dei Frati Predicatori, e due “putti” in marmo del XVII secolo della Scuola di Cosimo Fanzago, appartenenti all’altare della Chiesa.
Le suddette opere sono state rintracciate grazie al lavoro svolto dai Carabinieri specializzati nella tutela del Patrimonio Culturale di Roma e Napoli, nell’ambito di due indagini coordinate dalle procure della Repubblica di Roma e Nola.
All’evento era presente il prefetto Giuseppe Castaldo, che ha ringraziato i Carabinieri dei Reparti specializzati e le istituzioni coinvolte per il prezioso lavoro svolto, e sottolineato l’importanza dell’attività del Ministero dell’Interno e della prefettura nella valorizzazione del patrimonio del Fondo edifici di culto.
“In provincia di Caserta – ha dichiarato infatti il prefetto – sono presenti diciotto chiese di proprietà del Fec, di cui 15 interessate da lavori di recupero attraverso le risorse messe a disposizione dalla legge 160/2029 (finanziaria 2020) e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tra cui la Chiesa di San Domenico di Aversa, dove sono in corso lavori di messa in sicurezza con l’installazione di sistemi antifurto di ultima generazione”.
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