Caso Santanchè: indagata non condannata
“Contro Santanchè c’è un processo mediatico che mira a demonizzare una donna perché è benestante, si veste come si veste, possiede un villino e una Maserati (peraltro in leasing). Si parli di fatti e reati, se ci sono.
La Santanchè apre il suo intervento denunciando il vero scandalo: il Domani diffonde notizie secretate e nessuno si scandalizza. C’è una procura d’Italia che aprirà un fascicolo per violazione del segreto? Chi ha trasmesso carte secretate alla stampa?
Perché dovrebbe dimettersi un ministro che è semplicemente indagato? Lo scandalo è che un cittadino apprenda di essere indagato da un quotidiano e non dagli organi preposti.
Che poi questa abitudine di brandire l’avviso di garanzia come un’arma contundente a fini politici, è segno d assoluta inciviltà. Fa a pugni con la Costituzione (art.27). Ma quelli che difendono la Carta fondamentale, “la più bella del mondo”, perché non si ribellano?”
Annalisa Chirico, giornalista e scrittrice
Davvero c’è da ridere.
“Nella vicenda della Santanchè’, che notoriamente non stimo, la cosa veramente grave è che un quotidiano politicamente avverso al governo fosse in possesso della notizia che il ministro era iscritto nel registro degli indagati un giorno prima che il ministro stesso ne fosse messo al corrente dalla Procura. Ovviamente nessuno ne sa niente! Ma le cose delle Procure chi le rivela ai giornalisti amici? Io? Però mi raccomando, non svegliate Nordio, sta riposando…”
Luigi Bobbio, magistrato e già senatore della Repubblica
Tra i quadretti più imbarazzanti c’è quello con Giuseppe Conte che chiede le dimissioni dell’indagata Santanchè per rispetto delle istituzioni.
Ricordo che tra i banchi dei 5 stelle c’è Chiara Appendino, CONDANNATA anche in appello per il disastro di piazza San Carlo.
La sfacciataggine in quel movimento è di casa…
“Ma se ho capito bene Santanchè era indagata prima di diventare ministro. Report non è un tribunale però. Diciamo che era noti. He fosse indagata, ma un indagato non è automaticamente un colpevole.”
Antonio Polito, editorialista del Corriere della sera
Secondo quanto si apprende nelle ultime ore, la Meloni sarebbe pronta a sostituire la ministra del turismo. Ma una domanda sorge spontanea, perché non ha cacciato fuori la Montaruli che, a differenza della Santanchè, è stata condannata in via definitiva?
Per cacciare fuori intendo dire che non dovrebbe essere neanche in Parlamento.
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