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Caso Silvia Romano: Gen. Tricarico, “urge regolamentazione per ong in aree a rischio”

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“Non fare in modo che questo episodio costituisca l’occasione per affrontare in maniera organica il problema delle ong sarebbe disattendere un impegno che per il governo, oltre che doveroso, diventa urgente”. Lo afferma all’Adnkronos il Generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare e presidente della Fondazione Icsa, sulle polemiche successive alla liberazione della volontaria Silvia Romano.

Generale di Squadra Aerea Leonardo Tricarico
Generale di Squadra Aerea Leonardo Tricarico

Per il generale Tricarico, infatti, andrebbe stabilita una regolamentazione per le ong che “vogliono andare nelle aree a rischio” e che dovrebbero “sottoscrivere un protocollo di comportamento” così come è avvenuto per la “regolamentazione per i comportamenti in mare nel fenomeno migratorio, elaborata dall’ex ministro Minniti e che fu sottoscritta da tutte le ong tranne, per un dettaglio, da Medici Senza Frontiere”.
“Le ong andrebbero inquadrate in una interlocuzione disciplinata con il governo e in particolare con la Farnesina per fare in modo che i loro comportamenti siano coerenti con gli obiettivi di cooperazione e sviluppo che la Farnesina comprende tra i proprio obiettivi istituzionali”, osserva il generale Tricarico. 

‘Comunicazione governo sembra conclusione episodio ‘Grande Fratello’

“Da quanto mi risulta, e sarebbe interessante approfondire, la ong a cui apparteneva questa ragazza non era da considerarsi strutturata e organizzata nel senso di un incardinamento alle finalità istituzionali del governo italiano”, sottolinea il generale Tricarico.
“Se è così, è ancora più urgente che il governo metta in agenda una soluzione di questo problema”, anche perché, osserva il generale Tricarico, “pagare un riscatto, se è stato pagato un riscatto, vuol dire compiere un reato per giustificare il quale deve sussistere uno stato di necessità che, nel caso della Romano, è tutt’altro che dimostrato”.
L’ex Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica militare punta poi il dito sulla maniera di comunicare del governo: “Più che una comunicazione istituzionale che deve sottostare a canoni precisi e consolidati, sembra lo scenario e la conclusione di un episodio del ‘Grande Fratello’ con ciò che ne deriva in termini di indagini e di cassa di risonanza per altri criminali”. E ciò anche dal punto di vista di una “giustificazione rispetto ad altri Paesi nel contesto internazionale come la Russia, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna che per la trattazione di questi casi adottano una linea del tutto diversa”.
Riguardo poi ad alcune notizie e foto trapelate, il generale Tricarico osserva: “I servizi agiscono secondo una diplomazia parallela che non sempre riflette i rapporti fra Stati e, anzi, molte volte si discosta significativamente dall’ufficialità dei rapporti ed è bene che resti riservata e nel suo parallelismo”.


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