Territorio

Centro Isoriabilitativo di Pomigliano d’Arco, bambini in attesa di terapia abbandonati dalle istituzioni

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Pomigliano d’Arco, 10 giù. – Implodono le richieste di assistenza e cura presso il Centro Isoriabilitativo per l’età evolutiva APS di Pomigliano d’Arco, gestito dal dott. Saverio Antignano e dal Dott. Domenico Manna con la sua equipe.

Da tempo i responsabili della struttura chiedono aiuto sociale per la disabilità, senza ottenere supporto concreto. Il Dott. Domenico Manna ha inoltrato all’amministrazione cittadina la sua richiesta: “Abbiamo bisogno di spazio per curare i bambini in lista di attesa. In 60 mq assistiamo più di 90 bambini e adolescenti provenienti da Pomigliano e paesi limitrofi. Il grido di aiuto rivolto alle istituzioni territoriali ci sta sfiancando”.

Così il dottor Manna sintetizza la lunga battaglia iniziata da anni ed aggiunge: Necessitiamo di una struttura adeguata per attuare il nostro progetto dedicato ai ragazzi autistici, con sindrome di down, al fine di insegnare occupazioni semplici e includere questi ragazzi nel mondo del lavoro”.

Il risultato ad oggi è che queste istanze oggettive, che si fanno carico di un progetto unico in tutto il Sud Italia destinato a bambini disabili, non trovano accoglienza né da parte dell’amministrazione comunale né di quella regionale. Anzi, col passare del tempo, in assenza di cure (causa mancanza di spazio ed obblighi di distanziamento sociale), i ragazzi regrediscono e si vanifica la possibilità di aiutarli a gestire la propria malattia. A farne le spese sono anche le tante famiglie di questi giovani pazienti, in attesa di un nuovo luogo che possa dare speranza ai propri figli.

L’amministrazione di Pomigliano D’Arco che aveva promesso una struttura per l’ampliamento del Centro, ha proposto come nuova destinazione un’ubicazione fatiscente, il centro Momo, che necessita di costi di ristrutturazione esosi, non alla portata dei responsabili del Centro stesso. Il plesso Momo è inoltre ubicato in un luogo disagiato, certamente non adatto ad accogliere bambini disabili, come ribadisce in una nota inviata al sindaco, il dott. Domenico Manna: “Siamo costretti a rifiutare la proposta del Momo in quanto il plesso sorge in un luogo problematico, che spesso diventa piazza di spaccio. Le nostre perplessità sorgono in vista del futuro dei nostri assistiti che necessitano di luoghi ampi e soprattutto agibili da un punto di vista sociale e funzionale. L’amministrazione Del Mastro si era inoltre impegnata a destinare fondi per i disabili che non sono mai arrivati. Quanto operiamo sul territorio, tra difficoltà e voli pindarici per cercare di accogliere tutti, è solo frutto della nostra buona volontà. Confidiamo ora in risposte fattive e aderenti alle necessità dei nostri pazienti disabili e delle loro famiglie”.

 

 


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.