Ceπ₯πππ«ππ³π’π¨π§π’ a Napoli per i 100 anni di Domenico Rea, tre giorni di studio dal 9 all’ 11 novembre ed una mostra alla Biblioteca Nazionale di Napoli
Entrano nel vivo le celebrazioni per i 100 anni diΒ Domenico Rea, con unΒ convegno internazionaleΒ dedicato a ” Domenico Rea e il Novecento italiano”, organizzato dall’Β UniversitΓ Federico IIΒ e laΒ Biblioteca Nazionale di Napoli ” Vittorio Emanuele III”Β dal 9 all’ 11 novembre 2021 nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita di Domenico Rea, istituito dal MiC eΒ presieduto dall’italianistaΒ Pasquale Sabbatino.
Studiosi di Letteratura, saggisti, scrittori contemporanei si alterneranno tra l’aule della Federico IIΒ e laΒ sala RariΒ della BibliotecaΒ Β conducendoci inΒ un viaggio nel tempo e nello spazio delle opere e nella vita del narratore di “Nofi”,Β svelando la versatilitΓ di una scrittura che sperimenta con grande vitalitΓ tutti gli spazi e i linguaggi propri del novecento: dal romanzo, al giornalismo, alla narrativa breve, dal teatro, al cinema.
Sempre il 10Β novembre (ore 12) si inaugura nellaΒ Sala RariΒ della Biblioteca la mostra π¨π·π·πΌπ΅π»π° π«π° π½π°π»π¨ (fino 24 novembre) a cura diΒ Lucia ReaΒ eΒ Raimondo Di Maio, con la collaborazioneΒ dei bibliotecari:Β saranno espostiΒ documenti dell’Β Archivio Rea, libri con dedica, narrativa per ragazzi, articoli pubblicati su periodici e giornali, non mancano le traduzioni e le prime edizioni conservate dalla Biblioteca. UnaΒ sintetica carrellataΒ sulla vasta produzione dell’autore che permette un significativo sguardo -un po’ diverso-Β suΒ Β Domenico Rea,Β sul suo entusiasmo di idee e sulla sua smania di scrittura, sulle sue scelte e curiositΓ .
Al termine dell’iniziativa la figlia dello scrittoreΒ Lucia ReaΒ donerΓ alla bibliotecaΒ unΒ blocco di appunti, autografoΒ diΒ Domenico Rea, risalente agli anni settanta, periodo in cui lo scrittore collaborava per Il Mattino come critico teatrale.
Β Le iniziative del primo centenario di Rea continuanoΒ ed Γ¨ da segnalareΒ l’avvio della catalogazione e digitalizzazione da parte dell’UniversitΓ di SalernoΒ di dieci faldoni di opere edite e inedite, racconti, scritti giornalistici, foto, lettere del “Fondo Rea”, donato dalla figlia Lucia eΒ coordinato dal docenteΒ Vincenzo Salerno.
Per il centenarioΒ anche le ristampe del libro d’esordio di Rea ” Spaccanapoli” ( 1947), a cura diΒ Matteo Palumbo, giΓ in libreria, mentre per 2022 Γ¨ prevista la nuova edizioneΒ sempre per Bompiani di “Ninfa Plebea”( 1992)
Sono, infatti,Β le raccolte di racconti : Spaccanapoli, 1947; GesΓΉ, fate luce, 1950; Quel che vide Cummeo, 1955, a portare all’attenzione della criticaΒ Domenico ReaΒ che si inserisce nel filone di scrittori del dopoguerra in modo originale e fuori delle regole,Β narrando con stile asciutto gli aspetti piΓΉ umili della vita quotidiana napoletana, eΒ meridionale in genere, ma ricorrendo all’immaginazione per sfumare la crudezza del racconto.Β Ma a decretare il successo dell’autore ed a farlo conoscere dal grande pubblicoΒ Γ¨ , proprio, nel 1992Β il romanzo “Ninfa plebea” (premio Strega 1993) ambientato nella mitica Nofi dove la narrazione della povertΓ dei paesi dell’entroterra meridionale e l’umiliazione di tante donne adolescenti diventa cronacaΒ di vita popolare espressa con linguaggio essenziale e spirito contemporaneo.
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