27 Novembre 2024
Magazine

Chef di pizza stellato, tra premiazioni e talk show la nuova sfida per il mondo della pizza: fare aggregazione intorno alla formazione

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Il Grand Hotel La Sonrisa di Sant’Antonio Abate, scenario di gusto per la pizza stellata. La giornata del 25 novembre dedicata a ‘La notte delle stelle’, ha unito degustazione, formazione, informazione ed incontri, sul vasto mondo della pizza che finalmente avrà la sua stella.

A decretarlo è Vincenzo Varlese, che dopo 15 anni di desiderio, ha finalmente lanciato nella prima edizione del grande evento, un progetto ambizioso, pronto ad equiparare per riconoscimenti, i pizzaioli ai grandi chef. Il pluripremiato esponente della pizza napoletana nel mondo, ha scelto di introdurre la Guida di Chef di pizza stellato, dopo attenta valutazione del lavoro dei pizzaioli di tutto il mondo, svolta in incognito.

La pizza è sentimento per gli italiani, e non solo. Onore e vanto del gusto napoletano nel mondo, è diventata vera messaggera di tradizione e storia tutta partenopea. Alla presenza della signora Imma Polese l’evento che ha premiato più di 70 chef di pizza, ha seminato cultura e nuove consapevolezze sul mondo della pizza.

“Mio padre ha organizzato grandi eventi qui alla Sonrisa – ha dichiarato la signora Polese –  ma la pizza mancava e questa giornata ci ha completato. Sono felice di aver accolto i pizzaioli di tutto il mondo e questa bella novità mi inorgoglisce”.

Una stella per il riconoscimento al mondo della pizza effettivamente è quel che mancava. Da oggi una guida di chef stellato sarà indicatore di valore, sapore ed abnegazione. Ma l’idea di Vincenzo Varlese ha uno scopo ancora più nobile! “Con questa iniziativa intendo aprire la mente delle giovani leve della pizza, con un momento di aggregazione che manca, alla luce della sfida attuale in cui ognuno intende primeggiare. La stella è uno strumento che attesta il lavoro svolto nel tempo. L’idea è quella di parlare una lingua univoca, avulsa dal personalismo. Da qui parte lo stimolo per creare intorno alla pizza, in Italia, aggregazione. Non esiste un riconoscimento per la scuola del pizzaiolo. L’insegnamento della pizza negli alberghieri non è istituzionalizzato nella formazione, ma quella del pizzaiolo è una professione alla stessa stregua degli chef”, sottolinea l’ideatore della Guida Chef di pizza stellato.

 

In un talk show seguito ad un cooking show, è stata presentata una vera e propria novità: la prospettiva futura di avere dei veri e propri somelier dell’acqua. Nel vasto settore della distribuzione di acque minerali per ristorazione, il talk show della Grande notte delle stelle, ha raccontato come la pizza crei intorno a sé ospitalità, formazione sensoriale gastronomica, ed innovazione inglobata nella formazione. Da qui la sfida futura di proporre addirittura una scuola di degustazione di acqua minerale, con una relativa carta delle acque, proposta per il ristoratore.

Le acque sulfuree per gli impasti, oggi creano la differenza, ribadiscono gli esperti. Ragion per cui le nuove realtà puntano alla qualità di ogni prodotto. E l’acqua non è un elemento da trascurare. L’ Idrosomelier potrebbe presto diventare una nuova professione nel novero della ristorazione, proponendo acque equilibrate a tutto pasto, che passano ad esempio, per ex giacimenti di oro e di argento. L’acqua è il primo integratore alimentare di cui dovremo disporre, ed anche nella pizza funge da base che può fare la differenza. Studio, ricerca ed evoluzione, sono i tre principi cardine sostenuti da Ciro Polese,  come obiettivo da perseguire anche nel mondo della pizza. Una diretta con Dubai, ha attestato nel corso della serata delle premiazioni, l’attenzione che le pizzerie degli Emirati Arabi hanno per questa nuova frontiera italiana.

Il primo chef al mondo entrato di parte nella guida chef di pizza stellato, è stato Francesco Paolo D’Aniello, che in occasione del gran gala della stella della pizza, ha dichiarato: “Esiste un mondo vasto sulla panificazione ed i lievitati, che noi chef amiamo esplorare nella preparazione dei nostri buffet. Ci teniamo a valorizzare tutti i sapori degli ingredienti, negli alimenti come sulla pizza; per questo io ed i miei colleghi saremo portavoce della pizza stellata in tutte le realtà della grande ristorazione”.

Una nutrita schiera di partner ed esperti del gusto, ha supportato la prima edizione del Gran Gala della pizza stellata, condotta magistralmente da Johnny Parker e Magda Mancuso. Si tratta di Natale Trentacoste, l’Associazione dei cuochi siciliani, Fulvio Russo, Ciro Poppella, Patrizio Pelliccio, Michele Cafiero, Antonio Malvasi, Luana Mastrolia e Dario Duro, che hanno presentato a stampa ed esperti, il variegato mondo della produzione gastronomica che ci caratterizza.

PIZZA STELLATA: ECCO I VINCITORI

Oltre 70 pizzaioli di tutto il mondo, sono stati insigniti della famosa stella che ne attesta merito, valore e gusto. Ecco chi sono: Luciano Carciotto, Antonio De Crecchio, Ciro Romano, Francesco Paolo D’Aniello (executive chef de “La Sonrisa”), Antonio Tomás Yegros Colman, Andrea Condorelli, Emilio Dimitri, Antonio Gargano, Teresa Iorio, Nicasio La Corte, Giuseppe Licciardi, Giulia Longo, Irene Malfarà, Giorgio Marras, Lucio Massafra, Daniele Merletti, Marco Nicolosio, Daniele Nicotra, Hatem Nijaovi, Michele Orlando, Vincenzo Piacente, Francesco Raucci, Luca Raucci, Roberto Russo, Pasquale Spadavecchia, Marcello Spingola, Gianluca Suzubir, Pasquale Tramunto, Marco Trentinella, Giuseppe Villani, Federico Visinoni, Mary Zumbo, Marcello Fotia, Fabrizio Liguori, Stefano Lettieri, Fausto Costanza, Roberto Davoli, Vincenzo Di Fiore, Alban Hoxha, Salvatore Lionello, Mirsad Malja, Giovanni Ribaldo, Pasqualino Rossi, Franco Scanavini, Mario Stasio, Pietro Angari, Lorenzo Tron, Luca Cucciniello, Giuseppe Lappola, Giuseppe Santoro, Francesco Crifo, Antony Aiello, Daniele Fazio. Stelle alla carriera per Ernesto Fico (alla Memoria), Alfredo Forgione, Umberto Fornito ed Angelo Iezzi. Inoltre riconoscimenti speciali sono andati a Antonio Giaccoli, Imma Polese, Diego Paura e Paolo Farina.


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.