22 Novembre 2024
Cronaca

Chi è ‘Sandokan’ Schiavone, il boss pentito dopo 26 anni al 41 bis

Condividi

(Adnkronos) – Era detenuto a L'Aquila, nel reparto di massima sicurezza in regime di carcere duro, il boss dei Casalesi Francesco "Sandokan" Schiavone, oggi 70enne. Secondo quanto si apprende, dalla cella ha fatto pervenire una richiesta di incontro ai magistrati della Direzione Nazionale Antimafia – oggi guidata dal procuratore Giovanni Melillo – per avviare i primi colloqui per la collaborazione con la giustizia. Una resa, a quasi 26 anni dal suo arresto, arrivata pochi mesi prima della scarcerazione del figlio Emanuele Schiavone, che dovrebbe tornare in libertà per fine pena entro l'estate. Nel 2018 e nel 2021, si erano già pentiti altri due figli di Sandokan: prima Nicola, poi Walter Schiavone. Una scelta che il 70enne fondatore del clan dei Casalesi non aveva seguito, fino ad una decina di giorni fa, proprio in concomitanza con il trentesimo anniversario dell'omicidio di don Peppe Diana, ucciso il 19 marzo 1994 proprio a Casal di Principe, dove fu catturato l'allora boss latitante quattro anni dopo.  Il suo primo arresto da latitante avvenne in Francia, a Nizza, nel 1989, quando Schiavone era già ritenuto ai vertici dei Casalesi insieme a Iovine e Bidognetti. Scarcerato per decorrenza dei termini dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere in attesa dell'estradizione, Sandokan riprese la guida del clan dall'estero. Tornato in Italia, dopo un'assoluzione scontò un residuo di pena di appena 3 mesi di reclusione nel 1992, prima di scomparire dai radar dopo l'avvio della collaborazione da parte di suo cugino Carmine Schiavone, che si pentì nel 1993. La cattura di Francesco Schiavone è avvenuta l'11 luglio 1998, quando il boss dei Casalesi fu scovato in un bunker a Casal di Principe, sua città di origine.  Al momento, il contenuto dei primi verbali illustrativi è secretato. Ma, come accade solitamente per i collaboratori di giustizia, nei primi colloqui si confessano i delitti eccellenti. Tra le rivelazioni di Schiavone, potrebbero esserci conferme sulla sua scalata ai vertici del clan dei Casalesi e sull'omicidio di Antonio Bardellino, ucciso in Brasile nel 1988, delitto che gli permise di prendere il comando dell'organizzazione camorristica. Ergastolano, Francesco Schiavone è ininterrottamente detenuto al 41 bis da quasi 26 anni. Da principale imputato, è stato condannato all'ergastolo nel maxi processo Spartacus, nel quale era accusato di sei omicidi, ma sta scontando altre condanne definitive all'ergastolo per almeno altri 5 omicidi. Tra i segreti di Sandokan potrebbero esserci anche rapporti con la politica e con l'imprenditoria di Caserta e provincia.  —[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]