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Cimiteri di elettrodomestici in Italia: non è un film horror

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Quando ci si deve liberare di un grande elettrodomestico vecchio e non più funzionante, ci sono delle regole importanti da seguire. Regole che sono state stabilite dal decreto ministeriale n. 121/2016.

Questa legge disciplina lo smaltimenti di tutti i rifiuti elettrici ed elettronici. Quindi, non si tratta solo di elettrodomestici come lavatrici o frigoriferi, ma di tutte le apparecchiature ad uso domestico che funzionano a corrente o con batterie.

Ci sono due modi per liberarsi del vecchio elettrodomestico, piccolo o grande che sia:

  • lasciare l’elettrodomestico al nuovo negozio dove si compra il nuovo apparecchio;
  • portare l’elettrodomestico nell’isola ecologica comunale.

In entrambi i casi, non si spende assolutamente nulla. L’unico problema potrebbe essere rappresentato dal trasporto: è sempre il proprietario dell’elettrodomestico a dover portare l’apparecchio al negozio o all’isola ecologica. Ma ci si può sempre organizzare. Inoltre, se si è pagato un servizio di consegna a domicilio del nuovo elettrodomestico, è possibile che si occupi anche del ritiro del vecchio.

Nonostante siano previste delle pesanti sanzioni per chi trasgredisce a queste norme (la multa può arrivare anche a 3000 euro), in Italia non mancano i cimiteri di elettrodomestici, ovvero zone in cui illegalmente vengono ammassati i grandi rifiuti. Lo scorso gennaio, a Napoli è stato fermato un uomo di 58 anni che aveva reso una parte di via Padula una discarica abusiva per elettrodomestici. Pochi giorni fa, invece è finito nei guai il titolare di un’azienda che usava un’area della zona industriale di Bari per raccogliere in maniera illecita dei rifiuti speciali come gli elettrodomestici. Dagli apparecchi venivano presi dei pezzi ancora utili e poi venivano abbandonati lì. Sono entrambi casi che si sono risolti con l’intervento delle autorità, ma non sono di certo isolati.

È necessario adottare delle misure simili per prevenire l’inquinamento ambientale. I materiali degli apparecchi correttamente smaltiti, infatti, saranno riciclati e riutilizzati e questo comporterà anche un risparmio economico sull’acquisto delle materie prime.

Un altro comportamento che può aiutare a salvaguardare l’ambiente è provare a riparare gli elettrodomestici quando si rompono anche se la garanzia è scaduta. Troppo spesso, infatti, si tende a buttare via la lavatrice, la lavastoviglie, il frigorifero pensando che il costo delle riparazioni sia eccessivo da sostenere. Tutto dipende dal tipo di guasto che è capitato. L’intervento di un tecnico può essere risolutivo non solo per capire cosa è successo, ma anche per trovare una soluzione veloce ed economica.

Esistono professionisti specializzati nella conoscenza di elettrodomestici appartenenti a determinati marchi. C’è un’assistenza Hotpoint-Ariston fuori garanzia, ma anche una Indesit, Whirlpool e così via. Questo non significa che bisogna acquistare necessariamente una marca piuttosto che un’altra. È sempre possibile trovare un riparatore che risolva la questione. Altrimenti, si può provare a cercare su internet la soluzione. Al giorno d’oggi, le risorse virtuali non mancano. Sono quelle ambientali a essere a rischio e questo è il motivo per il quale bisogna adottare comportamenti civili e responsabili.


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