Combattere l’alito cattivo: i consigli del Dottor Puzzilli e del suo team di esperti
(Adnkronos) –
Milano, 2 febbraio 2024 – Per fornire ai propri pazienti un approccio multidisciplinare e sempre più completo al benessere della persona, il Dottor Emanuele Puzzilli – affermato professionista nel campo dell’odontoiatria ed esperto di estetica del sorriso – ha recentemente inaugurato a Roma il centro polifunzionale Kinesis (https://www.studiodontoiatricopuzzilli.it/centro-polifunzionale-puzzilli/), una realtà in cui all’odontoiatria viene affiancata attività di osteopatia, optometria, logopedia, programmazione muscolare e nutrizionismo. I centri del Dottor Puzzilli offrono da sempre le tecnologie e i macchinari più all’avanguardia per risolvere qualsiasi problema legato alla salute della bocca e dei denti, ma ora offrire ai pazienti qualcosa di più: la possibilità di accedere al know how di professionisti esperti in diverse discipline e gestire così al meglio problematiche legate solo parzialmente all’igiene e alla salute dentale, ma causate anche da altri fattori. Ne è un esempio quello che per molte persone è un problema imbarazzante e fastidioso, di cui non è facile parlare nemmeno con il proprio medico e che può arrivare anche a incidere sulla propria vita sociale: l’alito cattivo, o, in termini tecnici, il fetor ex ore. Come sottolinea il Dottor Puzzilli, si tratta di una problematica da imputare non solo al benessere del calvo orale, ma di tutto l’apparato digerente. Per questo motivo, nel team di esperti creato dal Dottore è presente anche un biologo nutrizionista che, analizzando il problema dal punto di vista biologico dell’alimentazione, può offrire un supporto concreto alla risoluzione definitiva, individuando le cause dell’alito cattivo alla loro origine. L’alitosi, infatti, non va sottovalutata, in quanto potrebbe essere correlata alla presenza di qualche patologia. Capire le cause dell’alito cattivo è quindi molto importante, perché permette di intervenire in maniera efficace sul problema e di curare la patologia che lo provoca. Per individuare i fattori che danno origine all’alitosi è importante analizzare come si presenta. Il problema dell’alito cattivo può infatti manifestarsi in diverse forme, saltuariamente o in maniera cronica. Può verificarsi nelle prime ore del mattino, dopo i pasti, oppure in modo apparentemente casuale, slegato da orari o dal consumo di determinati alimenti. Nella maggior parte dei casi (il 90%), le cause dell’alito cattivo sono interne alla bocca. Tra queste, la scarsa igiene orale è sicuramente la più comune: infatti, i batteri presenti sulla parte posteriore della bocca, entrando a contatto con resti di cibo, residui microscopici di sangue o cellule morte della mucosa orale, provocano delle reazioni chimiche che emettono cattivo odore. Se la parte posteriore della lingua è l’habitat perfetto per la proliferazione di batteri, talvolta questi possono presentarsi anche in altre zone del cavo orale, come gli spazi interdentali o in prossimità di infiammazioni gengivali e carie. In altri casi, il fattore scatenante è una scarsa idratazione: la bocca secca e quindi una salivazione ridotta possono infatti favorire l’insorgere dell’alitosi. Vanno poi segnalati come fattori dell’alito cattivo anche alcune abitudini alimentari, come l’assunzione di bevande e alimenti come latticini, cipolla e aglio, caffè, zucchero e alcool. Anche il fumo, danneggiando le gengive, può diventare causa di alitosi. Quando le cause dell’alitosi, invece, non hanno origine nella bocca, allora l’alito cattivo può essere il sintomo di diverse malattie di tipo sistemico (diabete, disfunzioni renali o epatiche), oppure di malattie digestive o respiratorie, come la bronchite, la tonsillite o la sinusite. Per risolvere il problema, migliorare la propria igiene orale è sicuramente un buon punto di partenza, così come ridurre certi alimenti o smettere di fumare. In altre situazioni è invece necessaria una pulizia professionale eseguita dal dentista, per rimuovere i batteri presenti sui denti e sulla lingua, da ripetere periodicamente durante l’anno. Quando invece l’alito cattivo è dovuto a una scarsa salivazione, bisogna favorire la produzione di saliva con una maggiore idratazione oppure con la masticazione di gomme che non contengano però zucchero. Se invece l’alitosi è riconducibile alla presenza di una malattia, come già sottolineato, bisogna intervenire sulla situazione patologica per eliminare in maniera efficace e definitiva il problema.
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