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Come in una fiaba, Rosa Chiodo regina in musica a Castel dell’Ovo

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Napoli, 19 lug. – Ritorna a far sentire la sua voce in live exibition, Rosa Chiodo, l’artista partenopea che ieri è stata regina assoluta in musica a Castel dell’Ovo, in una piena serata d’estate.

É stata questa l’occasione per presentare dal vivo al grande pubblico, il suo ultimo lavoro discografico ‘Cenerentola è nata a Napule’, dando risalto al bel canto attraverso nuovi arrangiamenti musicali e tanti brani inediti mescolati in concerto, ad omaggi di tutto rispetto rivolti ad artisti quali Renato Carosone, Pino Daniele, Enzo Gragnaniello ed Eduardo De Crescenzo.

Sulla scena accanto alla cantautrice, Peppino Di Capri, grande asso musicale con cui la Chiodo duetta in ‘Nun è peccato’ ed ‘E mó e mó’.

L’incursione comica di Paolo Caiazzo, presenza affezionata durante i concerti di Rosa Chiodo, ha donato allure frizzante ad una serata evento fatta di musica sotto le stelle ed eco melodico che si propaga tra le mura del castello fino a diffondersi sulla splendida terrazza sul mare con affaccio sull’intero Golfo di Napoli.

L’esibizione della Cenerentola napoletana un po’ pop, un po’ soul ed anche rock, segna lo spartiacque nella carriera della Chiodo, che approda a questo nuovo appuntamento con i suoi fan, in modo coinvolgente, consapevole.

La cantante regala spensieratezza ed emozione pura con le sue interpretazioni. Ancora una volta mostra a chi la ascolta, cosa voglia dire avere a cuore una professione e portarla avanti con vero talento.

Quando la voce di Rosa si scalda, Napoli risuona ed abbraccia il suo pubblico in modo suadente, tra canzoni di denuncia e naturalmente d’amore. Merito anche di Pippo Seno, dedito alla direzione musicale dei fantastici arrangiamenti interpretati in live dagli strumenti di Lorenzo Maffia, Emidio Ausiello, Davide Frezza, Franco Ponzo e Roberto De Rosa.

Con eterna passione la Chiodo così racconta il suo disco: Ho sempre pensato che le favole avessero un fondo di verità oltre la morale commenta la cantante – per questo la mia Cenerentola, quella che dà traccia al disco, è Napoli. E’ bella, qualsiasi vestito indossi, come i quartieri della nostra città; è romantica come i nostri meravigliosi panorami; ribelle come la nostra indole. E’ socievole, come na bella “tazzulella ‘e caffè…ma anche bistrattata, sminuita dalle sorellastre cattive. Cenerentola non è stata solo una principessa, ma è stata una guerriera che ha combattuto con la purezza dei sentimenti e ce l’ha fatta. Tra questi c’è la speranza, che è il più umile tra i sentimenti, ma il più forte. Cenerentola come la musica è speranza e questo cantano oggi le mie canzoni”.

Nel suo periodare in note sotto le stelle, Rosa Chiodo costruisce un puzzle storico della canzone partenopea: attinge dal passato che rimaneggia con fresca modernità, tanto da risultare accattivante per tutte le generazioni. Narra nuove storie – la sua storia – e rievoca ricordi e sensazioni che partono dal suo canto per entrare nell’intimità dell’ascoltatore, in modo perfetto: a volte in punta di piedi, a volte con grande potenza. La forza vocale dell’artista è una pianura illimitata, bella da attraversare con tutti i suoi colori, le sfumature, date non solo alle gioie, ma anche agli istanti di dolore. La musica della Chiodo sopprime ancora una volta il tempo e regala con il disco ‘Cenerentola è nata a Napule’, della Zeus Record, l’eterna carica della melodia che è piacere conscio ed inconscio, equiparabile alla poesia.

Foto e video: Arturo Favella


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Pina Stendardo

Giornalista freelance presso diverse testate, insegue la cultura come meta a cui ambire, la scrittura come strumento di conoscenza e introspezione. Si occupa di volontariato. Estroversa e sognatrice, crede negli ideali che danno forma al sociale.