22 Dicembre 2024
PoliticaPolitica Interna

Consulta: ergastolo ostativo, Maresca ‘rischio buttare a mare anni contrasto al crimine organizzato’

Condividi

Napoli, 23 mar. (Adnkronos) – “Ha perfettamente ragione Nino Di Matteo quando dice che ‘così smantellano il sistema complessivo di contrasto alle organizzazioni mafiose ideato e voluto da Giovanni Falcone’ e che ‘così si realizzano gli obiettivi delle stragi’. E dispiace, sinceramente, che il collega ora al Csm sia ancora una volta rimasto voce isolata in un coro di garantisti”. Così Catello MARESCA, sostituto procuratore generale di Napoli, interviene sulla posizione dell’Avvocatura dello Stato che, nel corso dell’udienza alla Corte Costituzionale, ha aperto alla possibilità di concedere la libertà condizionale ai condannati all’ergastolo ostativo che non hanno collaborato con la giustizia. “Qui non si tratta, però, di garantismo o di forcaiolismo – spiega MARESCA – si tratta di buttare a mare anni di contrasto al crimine organizzato peraltro in un momento particolarmente delicato. Io sono il primo garantista ed il primo a rivendicare da sempre l’esigenza di rendere concreto il principio costituzionale di rieducazione della pena. La questione è maledettamente seria”. La Corte Costituzionale, ricorda MARESCA, “è chiamata a esprimersi sulla possibilità di chiedere la liberazione condizionale anche per i condannati all’ergastolo ostativo. E chiamata in gergo ‘libertà vigilata’ e può essere chiesta da tutti i detenuti che abbiano trascorso almeno 26 anni in carcere, tranne quelli condannati per reati di tipo mafioso, per terrorismo ed eversione che non intendono collaborare con la magistratura. Se fosse accolta la questione sarebbe un altro durissimo colpo all’ergastolo ostativo, al carcere inventato per i boss delle stragi”. “Il tema è assai delicato e va ben oltre il mero dato tecnico-giuridico; è in gioco un pezzo di storia della lotta alle mafie nel nostro Paese. E da queste scelte deriverà il futuro delle organizzazioni mafiose, duramente colpite negli ultimi 30 anni e pesantemente decimate. Che le regole sull’ergastolo ostativo non vadano così come sono è ormai chiaro a tutti, tranne forse al nostro legislatore. Nel 2019 prima la Corte Europea dei diritti dell’uomo aveva chiesto all’Italia di riformare l’intera norma sull’ergastolo ostativo, poi la stessa Corte Costituzionale aveva dichiarato incostituzionale il divieto di accedere ai permessi premio per i boss che non collaborano. Due crepe nella normativa che disciplina il fine pena mai per i boss irriducibili. Crepe che con la sentenza di oggi rischiano di allargarsi ulteriormente. Stiamo distruggendo l’impianto costruito contro i mafiosi, ma le mafie oggi – conclude MARESCA – sono altrettanto potenti e pericolose, seppure in gran parte inabissate. Lo Stato, però ora deve reagire, non può restare inerte, deve intervenire elaborando soluzioni diverse che garantiscano i cittadini perbene dall’aggressione mafiosa, almeno quanto si sta facendo per le legittime aspettative di libertà di ergastolani mafiosi pluriomicidi e stragisti che aspirano a dimostrare, pur non collaborando, di essersi redenti sulla via di Damasco”. (Zca/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 23-MAR-21 20:12 NNNN


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]