Regione Campania

Coronavirus, Regione Campania verso fase 2: Proposte per ripartire

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Ecco la nota inviata questa mattina dal Presidente Vincenzo De Luca:

“In vista della Fase 2, ormai prossima, con la prevedibile progressiva ripresa di attività economiche e di riduzione degli obblighi di permanenza domiciliare

– con l’obiettivo di rendere la ripresa stabile nel tempo e sicura dal punto di vista sanitario;

– nello spirito di collaborazione e partecipazione già messo in campo per la definizione del piano economico sociale della Regione Campania;

Si invitano le forze politiche, istituzionali, sociali e imprenditoriali, le organizzazioni della società civile, a far pervenire entro sabato 18 aprile 2020, alle ore 14, le proprie sintetiche proposte e suggerimenti operativi”.

Piano regionale per lo screening di massa

Dichiarazione del Presidente Vincenzo De Luca:

“E’ in corso di definizione in queste ore, un Piano Regionale per lo screening di massa sui cittadini campani. Questo piano di monitoraggio, di prevenzione e di cura relativo al Covid-19, deve svilupparsi in modo parallelo con il piano di rilancio delle attività economiche e sociali. La Fase 2, che è ormai prossima, non dovrà mai perdere di vista il controllo sanitario e la garanzia di sicurezza per le nostre famiglie.

Il Piano Regionale di screening dovrà coinvolgere centinaia di migliaia di nostri concittadini, nel corso delle prossime settimane. E’ un Piano ordinato, organizzato, non propagandistico, che sarà articolato in tre azioni.

a) Sviluppo ulteriore delle attività ordinarie presso i laboratorio pubblici e l’Istituto Zooprofilattico, di controllo del contagio tramite l’uso dei tamponi. L’obiettivo è quello di giungere, procurandosi le forniture necessarie, soprattutto in materia di reagenti, a lavorare circa 3000 tamponi al giorno. Questa attività è destinata soprattutto a persone sintomatiche.

b) Screening mirato su alcune fasce particolari: familiari di pazienti in isolamento domiciliare; personale sanitario e delle forze di polizia;​soggetti che riprendono l’attività economica; anziani delle case di accoglienza; fasce deboli (disabili, malati di diabete…); operatori del trasporto, dipendenti pubblici a contatto con l’utenza etc.
In tale attività si prevede un coinvolgimento pieno di strutture pubbliche e di laboratori privati.

c) Screening di massa a persone asintomatiche, partendo dagli anziani, da territori più densamente abitati, da categorie economiche esposte al pubblico (ristoranti, bar, alberghi…). Tale attività dovrà portare a centinaia di migliaia di controlli nei prossimi mesi. Sarà un lavoro concreto, chiaro, al di là della confusione che si è determinata sulle tipologie di controlli e al di là di annunci propagandistici che si rincorrono in Italia.

A tal fine si svolge oggi una riunione operativa tra la task force regionale, i dirigenti del Cotugno e i responsabili di tutti i laboratori pubblici oggi attivi”.


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