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Coronavirus: stop a eventi, spettacoli, congressi, competizioni sportive e scuole

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Mercoledì 4 marzo il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha firmato un nuovo decreto contenente numerose misure per il contrasto e il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus valide per l’intero territorio nazionale.

Sono sospesi ad esempio i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, così come sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, inclusi quelli cinematografici e teatrali svolti in qualsiasi luogo – sia pubblico che privato – che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Sono sospesi anche gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina; resta consentito, invece, lo svolgimento degli eventi (e delle sedute di allenamento degli atleti agonisti) all’interno di impianti sportivi utilizzati “a porte chiuse”, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico. 

Fino al 15 marzo sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani; è consentita invece la possibilità di svolgere attività formative a distanza.

Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Sarà vietato agli accompagnatori dei pazienti di rimanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario); l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (Rsa) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, sarà limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura.

Il decreto contiene poi anche indicazioni di carattere più strettamente comportamentale: lavaggio frequente delle mani, niente strette di mano né abbracci, mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro con le altre persone, starnutire o tossire all’interno di un fazzoletto, evitare di scambiarsi bottiglie e bicchieri non lavati.


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