Territorio

Coronavirus, USB Avellino: La confusione all’Azienda Moscati (Avellino e Solofra)

Condividi

 

ATTENDIAMO UN INTERVENTO DEL GOVERNO!

E’ proprio così! La confusione che regna all’Azienda Moscati (Avellino e Solofra) per ciò che concerne gli aspetti preventivi e di programmazione per limitare i danni generati dall’emergenza COVID-19, risulta essere unica in Italia. Eppure bastava prendere esempio e migliorare  ciò che è stato fatto nel nord del Paese. Invece, in prossimità di quello che dovrebbe essere il periodo critico per il Sud, si continua solo a parlare. E i fatti? Personale ridotto in tutte le UU.OO., a partire proprio nelle Strutture più esposte (Centrale Operativa e Rianimazione). E per limitare la diffusione del virus, tutelando dipendenti ed utenti, quali DPI sono stati forniti? Ad oggi, continuano ad arrivarci segnalazioni di  mancanza dei cosiddetti dispositivi di protezione, o al massimo di fornitura di mascherina di dubbia qualità. Per fare qualche esempio il personale segnala perenne carenza di mascherine sia FFP2 che FFP3, camici calzari cuffie, tute; situazione alquanto pericolosa visto che il Personale è deputato ad accompagnare il Medico rianimatore nei reparti per assisterlo all’intubazione. Arrivano segnalazioni da diverse Unità Operative a riguardo della mancanza di disinfettante gel idroalcolico o  di altro tipo. La lista potrebbe essere infinita e potrebbe risultare noiosa per il lettore. Il personale è sotto stress, anche perché assoggettato ad una carenza numerica cronica già esistente. Tale carenza evidenzia una gravissima mancanza di organizzazione, gestione e previsione del rischio, foriera di conseguenze potenzialmente drammatiche, in termini di salute e sanità pubblica nonché di possibile esposizione a contagio per interi servizi, per i sanitari che vi lavorano, le loro famiglie, il personale dei servizi appaltati, gli utenti, e, in generale e a cascata, per la popolazione locale, conseguenze che si stanno manifestando, in questi ultimi giorni, con positività diffuse del personale sanitario al Covid-19. Si segnala oltre a ciò, che per parte del personale, anche a fronte dell’espandersi e dell’acuirsi dell’epidemia da Covid-19, non è previsto l’uso di alcun dispositivo di protezione. Giungono infine segnalazioni di episodi nei quali, data la insufficiente fornitura addirittura delle mascherine “chirurgiche”, le stesse vengano riutilizzate per più turni lavorativi, nonostante sul sito web del Ministero della Salute sia ben specificato che devono essere sostituite quando “umide”. E non valgano, poiché non possono essere “giustificazioni” accettabili, le difficoltà di approvvigionamento di tali dispositivi, giacché se da una parte ben si comprende l’emergenza sanitaria in atto, è proprio per questo che la soglia di attenzione e di “offerta di sicurezza” deve essere ancor più elevata.

E’ del tutto superfluo tratteggiare il particolare momento storico, l’emergenza che dobbiamo, tutti, affrontare, e che l’organizzazione Mondiale della Sanità ha elevato in data 11/03/2020 a Pandemia, ma è proprio a fronte di un’emergenza di tale portata che l’operato dell’Ente debba essere il più rigoroso possibile, nulla lasciando al caso e, soprattutto, faccia sì che il proprio personale, in primis quello impegnato direttamente al contrasto dell’epidemia, ma anche quello, per così dire, non “in prima linea nella lotta al virus, sia comunque tutelato e che siano garantite quelle condizioni di sicurezza e salute che ci si deve necessariamente attendere dalla propria parte datoriale.

Gli obblighi normativi sono previsti, in primis, dal codice civile, che all’art. 2087 statuisce che “L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori”, secondariamente dal Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che espone il datore di lavoro inottemperante a sanzioni anche di natura penale,  Per questi motivi siamo costretti a chiedere un intervento diretto del Governo Centrale.      

Avellino, 18/03/2020 

                                                                                                                         

USB Avellino

Il Rappresentante Legale Provinciale

F.to   Sergio Di Lauro


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]