22 Dicembre 2024
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Cosa sappiamo davvero dell’acido ialuronico? Efficacia confermata dalla scienza, ma facciamo più chiarezza

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(C14H21NO11), questa è la forma dell’acido ialuronico, uno dei prodotti il cui nome sentiamo ripetere spesso nelle pubblicità dedicate alla cosmesi, in particolar modo per le creme anti-age. È del tutto normale considerato che, come vedremo all’interno di quest’articolo, gli utilizzi di questo composto sono molteplici, varie sono le tipologie e le forme di somministrazione (pillole, creme…). Insomma, c’è tanto da dire, cominciamo dalla base: che cos’è l’acido ialuronico?

Che cos’è l’acido ialuronico?

L’acido ialuronico è una sostanza già presente nel nostro corpo. Questa risiede nei tessuti cutanei dell’organismo dove svolge una funzione idratante mantenendo un livello di umidità dei tessuti. Questo serve a limitare la frizione nelle giunture durante il movimento, facendo sì che non si incorra in lesioni. Si trova quindi, ovviamente, nelle ossa e nelle cartilagini, ma anche nei tessuti connettivi e scheletrici, nella pelle, nei follicoli, nelle labbra, in generale nei tessuti molli e addirittura negli occhi.

Come ben sappiamo, l’acido ialuronico è anche una sostanza riproducibile in laboratorio e il suo utilizzo principale, nella cosmesi, è lo sfruttamento del principio attivo nelle creme antirughe naturali allo scopo di diminuire l’effetto dell’avanzamento dell’età sulla cute.

Tipologie di acido ialuronico

Secondo la produzione di acido ialuronico in ambito biomedico esistono due varianti molecolari di questo composto, ambedue sfruttate per usi estetici. Queste sono:

  • Acido Ialuronico a basso peso molecolare: idrata la pelle in profondità grazie a legami chimici frammentati. Più è basso il peso e più è forte l’azione rimpolpante;
  • Acido Ialuronico ad alto peso molecolare: la struttura molecolare è più ampia è compatta, l’azione è relativa solo ai primi strati della pelle, ergo è ottimo ai fini di un’idratazione superficiale.

Creme, compresse e filler a base di acido ialuronico

Esposte le proprietà benefiche dell’acido ialuronico, a questo punto vediamo in quali tipologie di somministrazione può essere assunto e le caratteristiche di ognuna.

Creme: si trovano facilmente nei supermercati o negli e-commerce, dove se ne trovano di svariate qualità (e fasce di prezzo). Fanno ormai parte della beauty routine di molte persone, sia uomini che donne, considerata l’azione poco aggressiva ma, a lungo andare, rimpolpante per le cellule della nostra epidermide.

Compresse: ideali per chi ha la pelle secca, ma da assumere dopo un consulto medico. Infatti si tratta di veri e propri integratori a base di acido ialuronico che possono essere reperiti in farmacia. Secondo diversi studi, seguire un trattamento a base di questo tipo di compresse ha un effetto benefico soprattutto per il trattamento della xerosi cutanea. Proprio per questo, ribadiamo, è sempre consigliabile passare per un consulto specialistico prima di avviare un ciclo di assunzione di queste compresse.

Filler: qui entriamo nel campo della chirurgia estetica trattandosi di vere e proprie iniezioni sottopelle. Queste punture possono essere fatte nel contorno occhi, sulle labbra e in corrispondenza di rughe espressive. È il trattamento più aggressivo dei tre, può essere effettuato anche con una base di acido ialuronico a basso peso molecolare. Anche in questo caso è sempre lo specialista a dover decidere se sia il caso o meno di procedere al trattamento.

L’acido ialuronico può avere delle controindicazioni?

Essendo una sostanza già presente nel corpo umano, l’assunzione di acido ialuronico non può comportare conseguenze allergiche per il nostro organismo. Nelle creme però non è mai presente solo l’acido ialuronico, per questo bisogna sempre leggere con attenzione la composizione dei vari prodotti e prediligere quelli bio.

Ci sono poi delle condizioni in cui è sconsigliata l’assunzione della sostanza, come in caso di gravidanza e allattamento, di sindromi emorragiche, di malattie autoimmuni o acute.

Poi ci sono i filler che, secondo la Società Italiana di Dermatologia Estetica e Correttiva (SIDEC), possono avere queste controindicazioni: “sanguinamento transitorio in corrispondenza del punto di iniezione, rossore dell’area trattata per alcune ore, ecchimosi o leggero edema per 2-6 giorni. Inconvenienti più caratteristici dell’acido polilattico che compaiono da alcune settimane a qualche mese dopo l’impianto sono noduli di piccole dimensioni , palpabili e/o visibili o aree di indurimento in corrispondenza delle infiltrazioni. Eventi ancora più importanti sono ascessi, granulomi o “calcinomi”, rare reazioni allergiche, ipertrofia o atrofia cutanea. La comparsa di granulomi, molto spesso legata ad errori di preparazione o di manualità, può essere trattata con infiltrazioni di corticosteroidi o di altri preparati.

Scegliere i cosmetici certificati AIAB per trattamenti a base di acido ialuronico

È sempre buona prassi scegliere cosmetici certificati AIAB (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) poiché utilizzano solo prodotti ecocompatibili. Questo si traduce in tutela dell’ambiente e della propria salute, oltre al fatto che si acquisterà un prodotto conforme al Regolamento CE 1223/2009 che stabilisce le norme in riferimento alla produzione e distribuzione dei prodotti cosmetici nell’Unione Europea.


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