Covid 19. Dati errati. Cautela sì, ma nessun allarmismo
Il caldo è tanto, la rumba, poi, quest’anno è cominciata a maggio e gli italiani sono davvero esausti. Ci vuole davvero una capacità non comune a pretendere che, dopo due anni e passa, si debba avere ancora timore per un virus. Negarlo? Giammai! Conviverci, sì. Alternative non ve ne sono.
“Sul Covid assisto a un surreale dibattito estivo, basato su dati errati. E ogni ragionamento fatto su dati sbagliati, non può che portare a errate conclusioni. Quasi che qualcuno, già stufo di stare sotto l’ombrellone, sperasse di tornare all’epoca delle mascherine anche sulla battigia.
Il Covid circola molto tra di noi? Certamente sì. Questo ha effetti sui ricoveri ospedalieri in proporzione? No! I dati che ogni sera allarmano gli italiani sono dati sbagliati, o meglio, raccolti con metodologie di altri tempi. Spiego: siccome il Covid circola, è ovvio che anche tra chi viene ricoverato in ospedale sia presente ma, ogni 10 ricoverati con il virus, solo 3 vanno al pronto soccorso per i sintomi del virus. Gli altri 7, che le nostre statistiche registrano come pazienti Covid, sono persone che vanno in ospedale per tutt’altro: incidenti domestici o automobilistici, problemi cardiaci, altre infezioni, problemi di chirurgia generale. Nulla a che fare con la polmonite da virus. Però, siccome all’ingresso in ospedale vengono sottoposti a tampone, scoprono allora di essere positivi e diventano pazienti Covid.
Capite che questo modo di raccogliere i dati falsa ogni ragionamento, sia sulla pericolosità della malattia, sia sull’organizzazione ospedaliera.
Siccome le regole ancora in vigore ci costringono ad aprire reparti Covid a seconda del numero dei ricoverati, presto saremo costretti a riaprire questi reparti in cui però ricoverare pazienti che hanno bisogno di tutt’altre cure. Una sorta di “ghetto Covid” per cittadini con il Covid, ma ricoverati in realtà per altro.
Ma vi sembra normale che si discuta sulle mascherine all’aperto e non sul fatto che i dati utilizzati e diffusi sulla pandemia siano totalmente incongruenti con la situazione?
Il Governo cambi queste assurde regole. Per quanto riguarda la Regione Liguria, domani riunirò la nostra sanità e chiederò di trasmettere almeno i doppi dati: quelli dei ricoverati secondo le regole del Governo e quelli che realmente sono in ospedale per Covid. Così almeno tra noi ci capiremo, in attesa che qualcuno batta un colpo a Roma.”
Giovanni Toti, governatore della regione Liguria
“Omicron 5 ha una grande capacità di diffusione nonostante siamo in estate, quindi caldo, vita all’aperto e maggiore ventilazione. Inoltre, questa variante schiva la protezione da guarigione: il 9% di chi ogni giorno si infetta ha già avuto il Covid”
Fabrizio Pregliasco, virologo
“Caldo ed estate non sono più influenti. Omicron 5 troppo contagiosa per essere fermata dal clima. E continuerà a circolare ma ci si può convivere senza troppi allarmismi.”
Matteo Bassetti, infettivologo
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