Covid. Addio Tachipirina e vigile attesa. Ritorno alla normalità?
Il Tar accoglie il ricorso del Comitato cura domiciliare: sospesa la circolare su tachipirina e “vigile attesa”.
Era ora! Sta cambiando qualcosa?
“Tar del Lazio accoglie il ricorso del Comitato per le cure domiciliari e boccia le linee guida del Ministero della Salute su “tachipirina e vigile attesa”. Una pietra tombale sull’operato di Speranza, che non ha mai voluto ascoltare le esperienze cliniche di tanti medici di base.”
Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia
“Il Tar accoglie il ricorso del Comitato cura domiciliare Covid-19 e sospende la circolare del ministero della Salute con cui si prevedeva “vigilante attesa” e somministrazione di fans e paracetamolo durante i primi giorni della malattia per i pazienti a casa. Per il giudice il contenuto della nota ministeriale ‘si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicati dalla scienza e dalla deontologia’. Avanti per il rafforzamento della Sanità Pubblica.”
Marco Rizzo, PC
Il ricorso è firmato dal presidente e avvocato Erich Grimaldi e dall’avvocato Valentina Piraino. Si annulla quindi la circolare del ministero della Salute aggiornata al 26 aprile 2021, nella parte in cui, oltre a prevedere la “vigilante attesa” nei primi giorni d’insorgenza della malattia, pone anche indicazioni di non utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti affetti da Covid.
Per il Tar, “in disparte la validità giuridica di tali prescrizioni, è onere imprescindibile di ogni sanitario di agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità circa l’esito della terapia prescritta quale conseguenza della professionalità e del titolo specialistico acquisito. La prescrizione dell’Aifa, come mutuata dal ministero della Salute, contrasta, pertanto, con la richiesta professionalità del medico e con la sua deontologia professionale, imponendo, anzi impedendo l’utilizzo di terapie da questi ultimi eventualmente ritenute idonee ed efficaci al contrasto con la malattia Covid-19 come avviene per ogni attività terapeutica”.
La conclusione è che “il contenuto della nota ministeriale, imponendo ai medici puntuali e vincolanti scelte terapeutiche, si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico dalla scienza e deontologia professionale”.
L’avvocato Grimaldi: “E’ la fine della vigile attesa, ora i medici responsabili”.
“Finalmente un punto fermo a una battaglia che portiamo avanti da due anni, è la fine della vigile attesa – ha commentato l’avvocato Grimaldi – per dimostrare che le linee guida ministeriali fossero di fatto uno strumento per vincolare i medici di medicina generale alle eventuali responsabilità che derivano dalla scelta terapeutica. Il governo, andando a vincolare i medici, ha di fatto privato i cittadini delle cure domiciliari precoci, paralizzando la sanità territoriale, e portato al collasso il sistema ospedaliero, con le drammatiche conseguenze che migliaia di famiglie conoscono purtroppo molto bene”.
Soprattutto, cominciamo a trattare il Covid come un’influenza.
“Da Nature Medicine sul grado di protezione T contro omicron. Chi è guarito dal Covid e ancor di più chi ha ricevuto vaccini a mRNA ha modo di disporre di immunità cellulo-mediata in grado di difenderci dalle forme gravi.Una buona notizia.
“Ecco i dati italiani: 8 casi su 10 sono da omicron. Nelle prossime due settimane Delta si esaurirà e omicron sarà la padrona assoluta. Sta succedendo in Italia quello che è gia’ successo in Sudafrica, in UK, nord Europa d molti altri paesi. Continua la fase di endemizzazione del Covid.”
Matteo Bassetti, infettivologo
“Vaccino anti Covid: garantire la libertà di chi non vuole farlo. Senza ricatti. Senza ritorsioni.”
Vittorio Sgarbi
Ma gli Italiani sono pronti a tornare alla normalità?
Nel frattempo in Gran Bretagna…
“- STRACCIATELO! –
Rip it up! Stracciate il passaporto verde ha titolato in copertina “The Spectator”.
L’unico errore di Boris Johnson, che ha condotto con molta efficacia la politica sanitaria del suo paese, contenendo le perdite della pandemia senza ledere la dignità dei cittadini, al punto che, oggi, nel mondo il modello da imitare è quello britannico, è stato di aver introdotto, poco prima di Natale, una sorta di passaporto verde per accedere alle discoteche e ai grandi eventi (niente rispetto al passaporto verde liberticida sovietico, mortificante per i cittadini, imposto dal malvagio governo italiano: ma tanto per chi, come gli inglesi e noi liberali italiani, ama la libertà e detesta la molesta intrusione dello Stato nella vita delle persone).
Norma, peraltro, molto controversa che provocò la reazione di cento deputati conservatori che votarono contro, con i liberal-democratici, in Parlamento, ma che passò solo grazie al sostegno dei laburisti.
Ebbene, oggi, a questo marchiano errore, il primo ministro inglese pone rimedio annunciando l’abrogazione definitiva del passaporto verde per la data del 26 Gennaio.
Ma per capire il livello di libertà (anche) della stampa inglese faccio notare che il settimanale di cui proprio Johnson fu direttore, “The Spectator”, ha condotto una civile battaglia di stampa per chiedere, a gran voce, la revoca dell’assurdo provvedimento, invitando tutti, in primis, il governo, a stracciare la tessera verde.
RIP IT UP!”
Gerardo Verolino, giornalista
E al marchiano errore, uno dei tanti, della tachipirina e vigile attesa come reagirà il Ministro Speranza?
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