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Covid, nuove varianti e le contromisure in Italia e in UE

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di Daniela Portella.

La nuova ondata di covid dalla Cina spaventa il governo. Mentre i sospetti sull’esplosione dei contagi si accentrano sulla sottovariante XBB.1.5 del virus Sars-CoV-2, nota anche come Gryphon. Potrebbe essere questo recente membro della famiglia di Omicron fra le cause dell’impennata dell’epidemia. Intanto il ministro della Salute Orazio Schillaci ha firmato un’ordinanza per obbligare al tampone chi arriva da Pechino. Riferirà in Senato sulla situazione, mentre l’Unione Europea convoca il Comitato per la sicurezza sanitaria. E anche gli Stati Uniti impongono l’obbligo di test negativo. Nella sua ordinanza Schillaci ha disposto anche il sequenziamento del virus, dopo aver abrogato le restrizioni zero Covid, per le continue proteste della popolazione, i contagi sono riesplosi in pochissimo tempo, innescando le contromisure dei molti paesi stranieri che hanno imposto un tampone a tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina. Subito il governo di Pechino si è ribellato all’iniziativa, dimenticando la trafila che quello stesso governo imponeva a chi entrava nel paese. Prima d’imbarcarsi su un aereo era d’obbligo un tampone molecolare negativo non oltre le settantadue ore dalla partenza, un tampone rapido all’imbarco e uno all’arrivo. S’imponeva, infine, la quarantena in un centro COVID per cinque giorni in totale isolamento e solo dopo un ulteriore tampone negativo al termine del soggiorno forzato si poteva raggiungere liberamente, si fa per dire, la destinazione finale.
Una pratica di restrizione delle libertà individuali imparagonabile ai testi di controllo che il governo italiano ha imposto ai visitatori cinesi di rientro nel nostro paese e malgrado più di un terzo dei passeggeri sia risultato positivo al virus il disappunto di Pechino non si è fatto attendere. Secondo l’organismo europeo di controllo e prevenzione, l’Ecdc, non vi sarebbe da temere nessun impatto in Europa dall’ondata cinese, «si tratta di varianti già in circolazione nei nostri paesi». Rassicurazioni che però non sono bastate ai governi europei chiamati a scongiurare i rischi di una recrudescenza del virus per l’impatto che la stessa avrebbe anche sull’economia.


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Daniela Portella

Avvocato civilista da circa 25 anni , cattolica , due figli, oltre al territorio partenopeo ha lavorato nel nord est in particolare Udine e Trieste ove ha riscosso molto successo tra gli imprenditori e salvando molti imprenditori che erano coinvolti con contratti usurari di banche senza scrupoli . Impegnata anche in politica ha ricoperto la carica di assessore all’ecologia , sport e verde pubblico nel comune di Cardito .Da sempre a fianco delle donne contro ogni forma di violenza sulle donne ha organizzato corsi di autodifesa dedicati alle donne ‘ giù le mani ‘ che hanno riscosso molto successo