21 Novembre 2024
Attualità

Covid, nuovi depressi avanzano

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Anna Tortora

In Italia si stimano nei prossimi mesi fino a 150.000 casi di depressione maggiore in più.
I dati secondo Repubblica.
COVID-19 E PAZIENTI AFFETTI DA DISTURBI MENTALI: L’ODISSEA DEI DIMENTICATI NELLA PANDEMIA
di Felice Iasevoli (Professore Associato di Psichiatria, dipartimento di Neuroscienze dell’Università Federico II di Napoli) e Marilena Apuzzo (Dirigente Medico di Psichiatria).

“La condizione di prolungato lockdown in Italia ha generato in molte persone sentimenti di paura, ansia, tensione e sconforto.
La pandemia da COVID-19 ci ha mostrato come la salute della collettività passi per latutela dei suoi anelli più deboli e fragili, come evidenziato dalla rapida e drammatica diffusione di contagi nelle RSA che ha presumibilmente fatto da detonatore per una estensione ancora più ampia delle infezioni. Questo stesso concetto va a nostro parere applicato anche al campo della salute mentale, soprattutto nel contesto della attuale pandemia.
Le condizioni psichiche delle persone più fragili rappresentano un’enorme problematica, sia in senso di sofferenza individuale che di salute pubblica (Torales et al., 2020) e le persone più fragili, in termini di salute mentale, sono le persone che soffrono già di patologie psichiatriche severe e/o che vivono in contesti di emarginazione, come gli homeless o gli individui affetti da disabilità fisiche e psichiche.  Purtroppo nella emergenza generale e nell’elevato livello di sofferenza nella popolazione generale, le esigenze e le difficoltà di questa fascia fragilissima di popolazione sono state in parte rimosse ed accantonate.
Lo studio effettuato presso l’istituto di Psichiatria della Università Federico II di Napoli è stato il primo al mondo ad affrontare questa tematica ed a fornire dati e numeri per misurare questo fenomeno. Altra importante caratteristica distintiva di questo studio è stata che, a differenza di molte survey effettuate durante il periodo del lockdown che hanno utilizzato lo strumento del questionario online, tutti i partecipanti del nostro studio (pazienti affetti da disturbi mentali severi; loro caregiver che fossero familiari di primo grado; individui non affetti presi a caso dalla popolazione generale) sono stati contattati telefonicamente e intervistati di persona in remoto…
Lo studio ha visto l’attiva partecipazione degli specialisti e soprattutto l’apporto fondamentale degli specializzandi in psichiatria della nostra unità universitaria.
Quello che è emerso è che i pazienti avevano livelli medi di stress, ansia, depressione e ideazione paranoidea relativi alla pandemia ed alla quarantena nettamente più elevati rispetto a quelli della popolazione generale.
Questa maggiore condizione di tensione psicologica era in parte, ma non completamente, spiegata anche dal fatto che i pazienti con disturbi mentali severi avevano un livello economico più svantaggiato ed una quantità di patologie mediche superiore rispetto ai controlli non affetti. È molto presumibile che la tensione legata alla pandemia fosse esacerbata dalla preoccupazione connessa alle problematiche economiche che già si stavano vivendo e che si prevedeva avrebbero colpito l’Italia come effetto del lockdown. Inoltre, le notizie circa una maggiore letalità del COVID-19 in persone affette da altre patologie mediche poteva contribuire ad esacerbare lo stato di stress e tensione in questi pazienti”.

In aumento anche persone con normali abitudini del sonno che hanno cominciato a soffrire di insonnia proprio a causa della pandemia.
I media, complici di un sistema strano, fanno terrorismo psicologico. Non è un mio parere, ma un dato di fatto.
Si sta mettendo a dura prova la pazienza dei cittadini. Voglio ricordare ai nostri governanti che ne mostrano tanta, che l’intelligenza è la virtù dei forti, non la pazienza. Gli unici a non rendersene conto, sono proprio gli stupidi.

“La coerenza e il rigore morale possono segnare in maniera indelebile la vita di una persona, nel bene e nel male. Alcune tappe del nostro percorso segnano inevitabilmente anche la nostra sorte. Ti può capitare di perdere tutto dalla sera alla mattina, anche quel poco che hai e che ti consentiva una vita dignitosa. Attenzione, quando si parla di dignità bisogna intendersi bene; quella morale, spesso, è l’unica ricchezza che ti resta anche quando la tua esistenza si scontra quotidianamente con il pragmatismo. Ed è così che, quasi all’improvviso e senza rendertene conto, ti trovi a far parte di una vasta schiera di border-line”.
Ferdinando Forino, scrittore

Altro dato ormai dimenticato: i suicidi avvenuti durante il lockdown di primavera.
Nuovi depressi avanzano? Purtroppo sì.
Non so cosa stia accadendo all’estero, non circolano le esperienze, non ci sono più viaggi, non sappiamo come stiano vivendo davvero gli altri popoli la pandemia – bis. Ma in Italia si è fatta insopportabile e il Paese vive sull’orlo di una crisi di nervi…
Una larga, lunga, profonda depressione attanaglia la gente nei suoi più intimi alveari. Se togli ad un uomo i contatti, le prospettive elementari di futuro, il lavoro, i rapporti famigliari, i viaggi e ancor più l’aspettativa dei viaggi; se togli Natale, sotto grave minaccia, persino quella dei morti e la sua caricatura, Halloween, se fai avvertire che ogni prossimità è peccato, ogni cena è peccato, ogni festa è peccato mortale, un Paese piombato in una depressione senza pari”.
Marcello Veneziani

Senza passione la vita non ha alcun senso. La passione è uno dei motori dell’esistenza. Ora incontriamo persone demotivate, perché sono già morte anche se non lo sanno.
Il Governo ci fa vivere nella paura e la paura è il demone più sinistro del nostro tempo, perché ci blocca, ci annienta, ci distrugge.
Questa visione pessimistica ci permette tuttavia di affrontare il problema. L’uomo deve convincersi che la sua vita è preziosa e non deve plasmarsi a tutto ciò che viene proposto. Il modo di uscire da questa situazione è riflettere su noi stessi. È interessante notare che una discussione come questa un anno fa non si sarebbe fatta. Tuttavia questa nota scompare se si pensa alle scelte adottate dal governo.
L’interesse dei cittadini per la pandemia nasce dalla preoccupazione e anche dalla paura che un virus provoca rispetto alla salute. Ma non è solo paura: questo virus ha sviluppato nuovi pensieri e nuove esigenze del tutto negativi. Si dovrebbe, al contrario, ritrovare un bisogno intimo di se stessi. Risvegliare una sensibilità assopita che costituisca una speranza per tutti.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.