Crinos e il Museo di Pulcinella di Acerra
Il Museo di Pulcinella del Folklore e della Civiltà Contadina di Acerra si arricchisce di una nuova donazione artistica, quella dell’artista irpino Pellegrino Capobianco, in arte Crinos.
L’opera, intitolata “La Sfilata dei Pulcinella”, è realizzata con tecnica mista e vede l’artista combinare, in un collage raffinato di piccole dimensioni, ritagli di carte fiorentine, inchiostri, inserti di colore, lumeggiature bianche e inserti di foglia d’oro. Otto piccoli Pulcinella, con copricapo dorato e gambe esili come pulcini, sfilano, danzano e scorrazzano al ritmo di una musica allegra e giocosa.
L’opera si inserisce armoniosamente nel percorso espositivo del Museo di Acerra, che racconta con cura e dettaglio la storia della maschera più celebre e significativa del mondo: Pulcinella.
Il direttore del Museo, Tommaso Esposito, dichiara: “La donazione ci riempie di gioia, perché abbiamo avuto l’opportunità di ospitare e conoscere un artista come Pellegrino Capobianco, un archeologo e una figura intellettuale poliedrica, profondamente impegnato nel mondo dell’arte e della cultura umanistica.”
Il Museo di Pulcinella del Folklore e della Civiltà Contadina è stato fondato e allestito nel 1992 dal Centro di Cultura “Acerra Nostra” ed è situato all’interno del Castello dei Conti di Acerra. Il museo si sviluppa nelle antiche sale della cucina e su due piani del Castello, che appartenne ai feudatari della città. Vi sono annessi un Archivio, una Biblioteca e una Videoteca, con una sezione di ricerca dedicata ad Alfonso Maria di Nola. Le dodici sale espositive ospitano, oltre alle cucine storiche e al monumento a Pulcinella di Gennaro d’Angelo, una sezione dedicata a Pulcinella e una al Folklore di Terra di Lavoro, l’antica Liburia.
La sezione dedicata a Pulcinella si sviluppa lungo un percorso che esplora le molteplici origini della maschera, esponendo documenti originali legati alle tradizioni popolari, letterarie e teatrali su Pulcinella, opere d’arte antiche e moderne, costumi, maschere e fotografie di attori che hanno interpretato la maschera, da Antonio Petito a Massimo Troisi, nonché oggetti rari e opere dell’artigianato campano, sia antico che contemporaneo.
Pellegrino Capobianco, nato ad Avellino, è un archeologo di formazione con una lunga esperienza nella comunicazione e promozione turistico-culturale, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio artistico italiano. Riconosciuto a livello nazionale per progetti che fondono arte, cultura e tecnologia, Capobianco oggi unisce le sue competenze accademiche con quelle artistiche, creando opere che traggono ispirazione dal suo territorio natale.
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