Dazi, il Canada risponde a Trump con misure del 25% su importazioni Usa
(Adnkronos) – Entrano in vigore da oggi i nuovi dazi su acciaio e alluminio voluti da Donald Trump e il Canada risponde con misure dello stesso valore,
25%, su importazioni Usa per quasi 30 miliardi di dollari, che entreranno in vigore da domani. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze, Dominic LeBlanc, definendo l'attacco di Trump all'industria canadese "ingiustificato e ingiustificabile", affermando che il governo deve rispondere mentre gli Usa provocano "interruzioni e disordine" in quella che un tempo era una delle relazioni commerciali più di successo nel mondo. "Non rimarremo fermi mentre le nostre coniche industrie siderurgiche vengono colpite ingiustamente", ha detto ancora presentando, con i ministri degli Esteri e dell'Industria, Mélanie Joly e François-Philippe Champagne, del governo uscente il piano per colpire importazioni Usa che comprendono non solo acciaio e alluminio, ma anche computer, equipaggiamento sportivo e altri prodotti. La decisione arriva dopo la giornata di ieri, fatta di duri botta e risposta, minacce e misure e contromisure tra Washington e Ottawa. Donald Trump aveva addirittura raddoppiato i dazi sull'acciaio e l'alluminio per le importazioni dal Canada portandoli al 50%, salvo poi annullare l'aumento. In un post su Truth Social, il presidente americano aveva affermato che la misura, che sarebbe dovuta entrare in vigore oggi, fosse una risposta alla mossa dello stato canadese dell'Ontario che ha imposto – e poi sospeso – tariffe del 25% sull'elettricità che esporta in tre stati americani, Michigan, Minnesota e New York, con un costo aggiuntivo di 400mila dollari al giorno. Una mossa che era a sua volta la risposta ai dazi imposti da Trump. Nel suo lungo post su Truth Social, il tycoon era tornato a insistere sull'annessione del Canada, affermando che "l'unica cosa che ha senso è diventare il nostro caro 51mo stato, questo farebbe sparire i dazi e tutto il resto". Parole a cui ha risposto la ministra degli Esteri canadese, Mélanie Joly: "E' in gioco molto più della nostra economia, è in gioco il futuro del nostro Paese. La sovranità e l'identità canadesi non sono negoziabili". "I canadesi ne hanno avuto abbastanza, siamo un Paese forte", ha poi aggiunto nella conferenza stampa in cui sono stati annunciati di dazi reciproci del 25%. —internazionale/[email protected] (Web Info)
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