Cronaca

Denise Pipitone, la rabbia della mamma “per ciò che non è stato fatto”

Condividi

(Adnkronos) – Un silenzio lungo vent’anni, ma per Piera Maggio la sua Denise non si può dimenticare. "I bambini non spariscono nel nulla, è innaturale che questo avvenga. Perché non è arrivato un estraneo da monti lontani a prendersi la mia bambina alla periferia di Mazara del Vallo", dice. La mamma di Denise, scomparsa l'1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo (Trapani) quando non aveva neppure quattro anni, sarà tra gli ospiti della prima giornata del 'PaceFest' che si apre domani, alle 19.30, alla Villa comunale di Caltabellotta, il borgo agrigentino conosciuto come 'città della pace'.  "Non farò appelli, ne ho fatti troppi – dice Piera Maggio -. La scia di dolore si è trasformata in rabbia, per quello che andava fatto e non si è fatto, di chi all’epoca lavorava sul campo e non si è mosso. Attendiamo forse un magistrato che scavi a fondo. Ecco, il mio appello è di cercare nei faldoni".  —[email protected] (Web Info)


ILMONITO è orgoglioso di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. Per questo chiediamo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, fondamentale per il nostro lavoro. Sostienici con una donazione. Grazie !
 
ILMONITO crede nella trasparenza e nell'onestà. Pertanto, correggerà prontamente gli errori. La pienezza e la freschezza delle informazioni rappresentano due valori inevitabili nel mondo del giornalismo online; garantiamo l'opportunità di apportare correzioni ed eliminare foto quando necessario. Scrivete a [email protected] - Questo articolo è stato verificato dall'autore attraverso fatti circostanziati, testate giornalistiche e lanci di Agenzie di Stampa.

Redazione

I nostri interlocutori sono i giovani, la nostra mission è valorizzarne la motivazione e la competenza per creare e dare vita ad un nuovo modo di “pensare” il giornalismo. [email protected]