Diritti delle donne, il monito di Carolina Morace

L’intervento a Bruxelles dell’europarlamentare Carolina Morace del M5S – Gruppo The Left

“L’Europa non faccia passi indietro”

In occasione della Giornata internazionale della donna dello scorso 8 marzo, la Commissione europea ha annunciato di voler rafforzare l’impegno a favore della parità di genere, con una visione a lungo termine per i progressi da compiere. Con la nuova tabella di marcia per i diritti delle donne, la Commissione, infatti, mira ad aprire ulteriormente la strada alla libertà dalla violenza di genere, alle norme più elevate in termini di salute, alla parità di retribuzione e all’emancipazione economica, all’equilibrio tra vita professionale e vita privata e alla parità delle responsabilità in materia di assistenza, a pari opportunità occupazionali e condizioni di lavoro adeguate, a un’istruzione inclusiva e di qualità, a una partecipazione politica e una rappresentanza paritaria, a meccanismi istituzionali che rispettino i diritti delle donne.

L’europarlamentare Carolina Morace, del M5S – Gruppo The Left, ha focalizzato l’attenzione sul tema con un suo deciso intervento in audizione al Parlamento di Bruxelles, dove ha sollecitato l’Europa a non lasciare intentati i buoni propositi ma a concretizzare i progetti, affinchè non faccia passi indietro sui diritti delle donne.

I diritti sessuali e riproduttivi, incluso l’aborto, sono di fatto ignorati dalla Roadmap dei diritti per le donne, a dimostrazione anche che i progressi per la parità di genere sono ancora troppo lenti.

“La Roadmap, per i diritti delle donne, ignora i diritti sessuali e riproduttivi, incluso l’aborto – ha sottolineato l’eurodeputata Carolina Morace – E questo è inaccettabile. L’estrema destra sta imponendo la sua agenda nelle nostre istituzioni, mettendo a rischio conquiste fondamentali . L’aborto è una scelta difficile, spesso dolorosa, ma negarlo significa condannare le donne a sofferenze e pericoli. La Roadmap affronta temi cruciali come la violenza di genere, le disuguaglianze economiche, ma senza impegni concreti resta solo carta. E la carta da sola non protegge nessuna donna, non garantisce i diritti e non cambia la realtà. L’Europa non può permettersi passi indietro, mentre negli Stati Uniti i diritti delle donne sono erosi, noi dobbiamo essere un baluardo. Servono azioni e non simboli, perché la libertà, la dignità e i diritti non si negoziano mai”.