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Disastro in Emilia Romagna: il responsabile non è solo il cambiamento climatico

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Anna Tortora

Continuano i soccorsi in Emilia Romagna, volontari instancabili stanno offrendo il loro aiuto nelle zone devastate dalla pioggia.
E La Ferrari (casa automobilistica, ovviamente) ha donato un milione di euro all’Emilia Romagna, la sua terra.
“La nostra regione è profondamente ferita.
E’ un momento difficilissimo, ma queste immagini dimostrano anche la forza e il grande cuore di tutta una comunità.
L’Emilia-Romagna si rialzerà, ancora una volta.
E sarà anche grazie a voi.
Abbiamo aperto una raccolta fondi, il vostro contributo è importante, piccolo o grande che sia. Grazie!”
Dalla pagina ufficiale della Regione Emilia Romagna
Ora tutti i “climatisti” si lavano le mani dicendo che la causa è il cambiamento climatico.
Il cambiamento climatico c’è, chi lo nega è folle, ma ancor più folle è colui che non fa nulla per prevenire i disastri.
Libero titola: Alluvione, Elly Schlein sotto accusa: “Quando era assessore Elly Schlein che dal 28 febbraio 2020 al 24 ottobre 2022 da vicegovernatrice Dem dell’Emilia-Romagna aveva la delega al Patto per il clima.”
Ecco, cosa ha fatto la signora dell’armocromia? Nulla!
In Italia sono sempre più frequenti i fenomeni di dissesto idrogeologico: le piogge intense causano spesso eventi catastrofici perché il terreno non è più in grado di assorbire le precipitazioni e si originano frane e alluvioni.
Il clima che cambia è responsabile solo in parte di questo fenomeno: molto dipende anche dalla deforestazione e dalla cementificazione che modificano pesantemente il paesaggio e privano il territorio dell’azione protettiva degli alberi che, con le loro radici, trattengono il terreno evitando gli smottamenti.
Di fronte alla catastrofe in Emilia Romagna, da un lato, c’è l’aspettativa ottimistica di sconfiggerne le cause, mentre dall’altro prende luogo il timore si riveli un meccanismo impazzito dalle conseguenze ancora più disastrose per tutti, se riposto nelle mani sbagliate. Questa visione pessimistica permette, tuttavia, di affrontare e di trovare la soluzione al problema. Ma in Italia la situazione è rimasta quella che era nonostante le tante parole. Non vi è stata una vera e propria inversione di tendenza.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.