Attualità

Dossieraggio. “Sono saltate le regole della democrazia”

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Anna Tortora

“Non so se avete capito bene ma questo scandalo è di una gravità inaudita qui c’era una struttura segreta che partiva da un magistrato, poi candidatosi ed eletto con i 5 Stelle, che in modo illecito entrava nelle mail anche private dei politici di Destra, le controllava e poi quando vedevano delle notizie interessanti anche della loro vita privata le giravano a dei giornalisti, sottolineo giornalisti! Ve lo riassumo un magistrato al vertice della Dda, un ufficiale della guardia di finanza con la sua struttura, i nostri servizi segreti collegati a questa rete più giornalisti, uniti per fare dossieraggio su esponenti politici della Destra italiana. Io lo trovo gravissimo qui sono saltate le regole della democrazia.”

Enzo Raisi, già parlamentare della Repubblica
“Sono stato il primo a subire il dossieraggio e denunciai la fuga di notizie sulla vicenda della casa. 
In un Paese civile le Istituzioni non organizzano hackeraggi di Stato come quelli che stanno emergendo. 
Siamo vittime di uno scandalo.” Matteo Renzi, Italia Viva
“Il dossieraggio abusivo denunciato da Guido Crosetto ricorda quali problemi possano derivare  dal controllo totale sulla vita delle persone. Oltre agli eventuali abusi da parte dello Stato, sono sempre possibili quelli dei singoli, o di potenze straniere.” Lucio Malan, Fratelli d’Italia
“Apprendo dalla stampa di essere tra coloro su cui qualcuno, addirittura funzionari dello Stato con compiti delicatissimi, avrebbe costruito dossier, non si sa bene a che fine ma certamente non benevolo.
L’attività di dossieraggio, lo spiare dal buco della serratura cariche istituzionali, politici, o comunque personalità in vista credo sia il frutto malato di una mentalità che si è ormai diffusa in questo Paese, cioè che ci sia sempre qualcosa di marcio, qualcosa di nascosto, qualcosa di torbido. È la conseguenza malata di un odio sociale diffuso, che ha trasformato il merito e il consenso in qualcosa da punire, legato a imbrogli e non a capacità. È la voglia di abbattere per sentirsi uguali invece di impegnarsi per sentirsi migliori.
Quando poi il dossieraggio avviene, come pare, a senso unico, solo verso una parte politica, porta con sé una ulteriore pericolosissima conseguenza: non basta il consenso popolare per essere legittimati a governare un Comune, una Regione, lo Stato o semplicemente per avere successo. Se la gente sbaglia a votare o scegliere, qualcuno deve intervenire per ricordargli qual è la parte giusta della politica. Immaginatevi le prese di posizione se simili dossier avessero investito personalità della sinistra. Invece il silenzio questa domenica mattina rimbomba più della pioggia che cade.
Non è certo piacevole sapere che qualcuno sbircia nella tua vita, anche se non hai nulla da nascondere. Ancor peggio è sapere che qualcuno, tra familiari, amici e collaboratori, è oggetto di dossier solo perché la vita lo ha messo accanto a una persona in vista.
Spero che le autorità preposte facciano presto chiarezza, ma soprattutto che finisca una atmosfera nel Paese che è il brodo di cultura di chi lavora nell’ombra per scoprire, o inventare, peccati altrui. Che spesso sono invece i peccati di chi scheda e giudica.” Giovanni Toti, governatore della regione Liguria
I metodi del dossieraggio somigliano a ciò che avveniva in Unione Sovietica. Non bisogna aggiungere altro.

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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.