22 Novembre 2024
Attualità

Dov’è la Destra?

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di Anna Tortora

I prodromi delle denominazioni “destra” e “sinistra” nascono in Francia poco prima della rivoluzione francese.

Quando il 5 Maggio 1789 furono convocati gli Stati generali dal re di Francia, Luigi XVI, a destra si sedettero i conservatori (clero, monarchici, alta, borghesia), a sinistra sedettero i rivoluzionari.

Quando, a fine agosto, si discusse l’articolo della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino “coloro i quali tenevano al re e alla religione si erano messi alla destra del Presidente per fuggire ai discorsi, alle indecenze e alle urla che avevano luogo nella parte opposta, dove sta la componente più rivoluzionaria.” Marcel Gauchet

In Italia la Destra, la Destra storica, nacque con Cavour ed era composta da nobili, proprietari terrieri e alta borghesia. Le sue caratteristiche erano il conservatorismo, il liberalismo conservatore, il monarchismo e la laicità dello Stato, da qui il famoso motto “Libera chiesa in libero Stato”.

Altri nomi noti della Destra storica sono: D’Azeglio, Minghetti, Lanza, Sella, Ricasoli, Manabrea, Sonnino, Farini. Ovviamente laurati, si va dal giurista, al medico, al letterato, all’ingegnere.

Con l’avvento del Fascismo cominciò ad andare in confusione tutto l’apparato politico della Destra. Il Fascismo raccolse con sé i conservatori, i liberali, i rivoluzionari, i socialisti.
Solo dopo il 1925 con la RSI, il Fascismo repubblicano ritorna alle sue origini rivoluzionarie e populiste che nulla avevano di Destra.
Antonio Polito lo spiega bene “L’ultimo ventennio della Destra al potere si è risolto in un fallimento. Quella particolare forma politica che è stata il Berlusconismo, ha concluso il suo ciclo di governo e nessuno sa se ci sarà un’altra destra a prenderne il posto. Questo dura da 150 anni e riguarda anche la fase prefascista. Se ci fosse stata una Destra moderna e liberale come negli altri Stati democratici, avremmo anche una vera sinistra. Intendo la Destra vera, quella di Cavour, D’Azeglio, Salandra.”
Lo so, ho destato sconcerto, ma la vera Destra, ora, in Italia non c’è.
La Meloni afferma di essere la Destra, ma quale?
Neanche si può immaginare un suo paragone con i personaggi prima citati.
Ve lo immaginate Cavour sbraitare da un palco?
O, per andare nella Destra sociale, il caro Almirante avrebbe mai fatto o detto ciò che fa la Meloni?
Non è snobismo, o forse sì; ma se la Destra urla come faceva un tempo la sinistra, è naturale che oggi quest’ultima sieda nei salotti. Tanto agli operai ci pensa Salvini che, tra papeete beach e baci ai capocolli, si promuove amico del popolo. Fortunatamente, possiamo contare su Tajani che da ex monarchico, liberale e conservatore, con la sua cultura e modi pacati riesce ad incarnare questa sospirata e maltrattata area politica.
Non a caso Filippo Rossi “Una Destra che non accetta la deriva a cui gli attuali partiti sedicenti di Destra hanno ridotto questa area politica.”
Relativismo, crisi della verità, sprofondamento etico, sono molteplici espressioni che indicano il malessere della società attuale. La crisi della cultura sfocia in una crisi politica che si manifesta nell’assenza di riferimenti.
Questa Destra, appunto, tanto amata e voluta che, purtroppo, non riesce a collocarsi e a tornare definitivamente alla sua nobile origine.


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Anna Tortora

Nata a Nola. Si è laureata alla Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale. Le sue passioni sono la politica, la buona tavola, il mare e la moda. Accanita lettrice, fervente cattolica e tifosa del Milan.